Rushdie come Giovanna d'Arco di Barbara Alberti

Rushdie come Giovanna d'Arco Ci scrive Barbara Alberti Rushdie come Giovanna d'Arco Caro Tuttolibri, non compiango Salman Rushdie: anzi, lo Invidio. Vorrei essere io quello scrittore, cui spetta l'onore di ridare il peso alla parola. Di ricordarne la terribilità. Come ai tempi di Isaia, quando la parola era Dio stesso. A Salman Rushdie spetta l'onore di essere perseguitato come profeta, riconfermando l'attualità di Dio e della letteratura, in tempi di nessuna fede. Al suo posto, fisicamente avrei paura. Ne avrà anche lui, è uomo. Aborrisco il martirio, che sconfessa qualsiasi santità, e conferma la condanna dei farisei contro il poeta. Ma nel suo caso, sarebbe un atto poetico assoluto (poesia, in greco «fare»: un fatto. L'inizio del mito). Peccato non sia un interlocutore religioso Khomeini, poiché paria il linguaggio della prepotenza. La sua condanna è un atto laico, non avendo chiesto egli di ucciderlo in nome di Dio, ma per soldi, proclamando unico dio il danaro, e di credere solo in quello. Eppure, eventi come questi, ridanno il piacere della bestemmia. Grande è il destino di Salman Rushdie, perché alla sua sfida è stato risposto, perché della causa soffre l'effetto. Vorrei essere io quello scrittore, che ha costretto un capo religioso a scoprire l'in¬ vidia della religione verso l'eterna rivale, l'altro tramite del divino, l'arte. Gelosia giusta: le parole sono piene di dèi. Khomeini si fa portatore di un atto che lo trascende, di cui non è spiritualmente all'altezza, la gelosia della religione per l'arte. Egli non teme l'eresia di Rushdie, ma la sua cosmogonia. Se davvero lo farà uccidere, lo renderà divino. Non come martire: ma come rivale diretto della religione, così pe¬ ricoloso da doverlo abbattere. Se lo ucciderà gli conferirà una dignità pari a Maometto. Nessun prete tollera che l'uomo si ponga da solo in faccia a Dio. Rushdie l'ha fatto. Dicono tutti che morirà. Spero di no. Lo immagino davanti al suo killer-futuro miliardario, dirgli: «Non toccarmi. Un angelo protegge ogni capello della mia testa». Come disse Giovanna d'Arco, e fu uccisa. Barbara Alberti