Treviso si diverte con l'Ipifim tradita dagli americani

Treviso si diverte con l'Ipifim tradita dagli americani Treviso si diverte con l'Ipifim tradita dagli americani di CURZIO MALTESE TORINO — In un campionato assai meno prevedibile del festival di Sanremo, quattro grandi sconfitte compreso l'incredibile testacoda di Livorno, tocca a Torino rispettare malinconicamente il pronostico. Ipifim-Benetton è stata una cosa come De Crescenzo contro Barbara Streisand, anche sulla base del solo criterio estetico. Da una parte una pìccola compagnia da balera, dall'altra una squadra capace di dirigere la danza dal primo all'ultimo minuto, di dare il ritmo alla gara e scegliere il campo del confronto. Tanto da uscire alla fine sull'onda dell'applauso tributato da un pubblico quasi record (4100) accorso al Parco Ruffinl per ammirare la nuova Ipifim di Hurt&Taylor, e tornato a casa convinto di aver visto la brutta copia della vecchia. Sparare sulla «croce gialloblù» a questo punto sarebbe facile. Ma forse è il caso di sospendere il giudizio. La Benetton era il peggior test per valutare la consistenza della nuova Ipifim. La squadra di Sales si è confermata la più interessante novità di questo campionato. E lo ha fatto proprio nel giorno peggiore di Iacoplnì (appena 8 punti, un disastroso 3 su 10 al tiro) e dopo aver in pratica perso subito Marusic, capace di collezionare 4 falli su Morandotti in meno di 8'. Ma anche con mezzo Iacopino senza Marusic, e per lunghi tratti, nella ripresa, con Macy in panchina, la Benetton ha liquidato l'Ipifim dando perfino l'impressione di tirare il fiato a inizio ripresa, quando era avanti di 22 punti (65-43 al 25'55"). Col rischio di rimettere in gioco l'avversaria. L'Ipifim, brutta addormentata, s'è allora svegliata di colpo, Hurt ha cominciato finalmente a volare sotto canestro, Morandotti ha infilato una discreta serie e Torino si è portata sul 65-72 a 4'40" dalla sirena. Un fuoco di paglia però, subito spento dal rientro in campo di Macy. E il 73-87 finale va perfino stretto agli ospiti. La Benetton aveva vinto la partita molto prima, dopo appena sette minuti, quando si era portata sul 25-14 con un'incredibile serie di 12 su 12 al tiro. Tiratore scelto per l'occasione Generali (5 su 5) che nessuno sospettava volesse insidiare il trono di Iacopini. A quel punto, contro una squadra dalla difesa d'acciaio, che concede al massimo 30-35 canestri all'avversario in tutta la partita, era chiaro che le speranze dell'Ipifim si rìducevano al lumicino. Lambnischi, apprendista stregone lanciato in panchina dalla squalifica di Asti, ha cercato di mischiare un po' le carte. Ha cambiato la marcatura su Generali (da Bargna a Governa), concesso un paio di minuti a Fuss, alternato spesso Nicola a Scarnati e Abbio a Vidili. Ma la differenza è appunto che gli altri, invece di Governa e Fuss, avevano sulla panca uno come Minto. E la premiata ditta Hurt&Taylor? Ha deluso, dopo aver assai illuso con la vittoria di Pistoia sull'Allibert. I due pagano, con un lieve ritardo, come spesso accade, l'ambientamento. Hanno giocato un tempo ciascuno, Taylor il primo, Hurt la ripresa. Sul confronto con Gay e Macy meglio non dire. Se fossero quelli di ieri, l'Ipifim avrebbe preso una cantonata storica. Ma di una domenica cosi pazza del basket, per fortuna, non c'è da fidarsi. Pur in non buone condizioni, Morandotti ha segnato 19 punti

Luoghi citati: Asti, Livorno, Pistoia, Sanremo, Torino, Treviso