Sala: «E ora un punto a partita»

Sala: «E ora un punto a partita» Il tecnico indica a quota 29 il traguardo della salvezza Sala: «E ora un punto a partita» «La paura rimane, ma dopo questa vittoria possiamo giocare con maggiore tranquillità» ■ «La squadra deve imparare ad amministrare il gioco: sul 3-1 non dovevamo farci raggiungere» di GIORGIO BARBERIS TORINO — La seconda vittoria della gestione-Sala rilancia il Torino dai margini più bassi del gruppo che lotta per la salvezza a un posizione che permette, quanto meno, di fare programmi. E l'allenatore non si sottrae: «Inutile nasconderselo, questa partita con la Lazio per noi aveva il sapore di ultima spiaggia. L'averla vinta ci dà una boccata d'ossigeno, indipendentemente dai risultati degli altri campi, e ci aiuta a inquadrare il discorso del futuro. La paura c'è sempre, ma adesso si può anche giocare con maggiore serenità». Claudio Sala è quasi senza voce, cerca di mascherare la sofferenze per la gara appena conclusa dietro qualche sorriso. La vittoria è comunque un buon tonico. Prende fiato e prosegue: « Questo successo può rappresentare la svolta del nostro campionato. Rimangono certi problemi da risolvere, però adesso possiamo guardare con maggiore serenità al discorso salvezza. Mancano ancora quindici partite e il nostro obbiettivo diventa quello di andare avanti con la media di un punto a gara. A quota 29 dovrebbe esserci la tranquillità, da questo momento dobbiamo non farci più sfuggire alcuna occasione. Perché quando non si riesce a strappare almeno un punto fuori casa, poi diventa necessario fare bottino doppio la domenica successiva sul nostro campc». E' un programma di massima, importante perché Sala lo può formulare in una domenica in cui le assenze (oltre che allo sfortunatissimo Zago il tecnico granata ha dovuto rinunciare agli squalificati Ferri e Sabato) potevano pesare in maniera decisiva sull'assetto della squadra e, di conseguenza, sul risultato. «Avevo deciso per le tre punte a metà settimana anche se un piccolo dubbio mi è rimasto fino all'ultimo. D'altronde le caratteristiche dei tre attaccanti di cui dispongo sono particolari: il solo Bresciani ha la capacità di rientrare e tornare a infastidire il suo avversario diretto quando questi va in avanti. Non è facile, insomma, adottare una certa formula considerate le caratteristiche dei singoli. E' stata una scelta a rischio». Viene fatto notare al tecnico che le tre vittorie interne del Torino sono venute tutte con Bresciani in campo dal primo minuto, ma Sala pare rivolgere maggiormente le sue attenzioni al fatto che, proprio a causa delle tre punte, gli avversari disponessero di un uomo in più a centrocampo: «Tutte le volte che loro venivano fuori finivano per trovarsi in superiorità numerica e questo accresceva i nostri problemi. Tanto più che sono emersi i nostri soliti difetti: sul 3-1 credevamo di avere la partila in mano e abbiamo rischiato enormemente. Non dimentichiamo però anche che la gara è stata subito in salita per noi e che per di più il gol del pareggio laziale è venuto per una deviazione di Skoro sul tiro di Sosa». Il tecnico granata, comunque, riconosce anche i meriti dei suoi ragazzi: «La vittoria è stata cercata per novanta minuti, senza mai rinunciare. Ed è un aspetto positivo anche se è indispensabile imparare ad amministrare meglio la partita. Cosa che non è la prima volta che ci capita di fare in malo modo. Comi e Cravero si sono alternati nel ruolo di libero, anche perché a centrocampo entrambi si ritrovano ad aver bisogno di prendere ogni tanto fiato: l'uno perché nasce come punta, l'altro come libero». «Anche la Lazio — prosegue Sala — ha, comunque, dei meriti: me la aspettavo più rinunciataria. Sosa poi, che io conoscevo poco, mi ha davvero impressionato. Ecco un giocatore che si è ben adattato al nostro campionato fin dalla sua prima stagione in Italia. Anche Di Canio mi è piaciuto molto, si tratta di un giovane di sicuro affidamento. Tutto sommato ritengo che la squadra di Materazzi, grazie alle sue buone individualità, riuscirà a salvarsi senza grossi problemi: forse l'unica cosa che non va è qualche sbavatura di troppo dietro». Nonostante le disattenzioni, i granata sono apparsi comunque in crescita e proprio partendo da questo presupposto torneranno domani ad Asti per preparare il prossimo impegno contro l'Atalanta a Bergamo, per il quale Sala potrà disporre nuovamente di Ferri e Sabato.

Persone citate: Bresciani, Claudio Sala, Comi, Cravero, Di Canio, Materazzi, Skoro, Sosa, Zago

Luoghi citati: Asti, Bergamo, Italia, Lazio, Torino