E raddoppiando gli hertz la tv non fa male agli occhi

E raddoppiando gli hertz la tv non fa male agli occhi Con una nuova tecnologia nella costruzione E raddoppiando gli hertz la tv non fa male agli occhi Le immagini del cinescopio perdono il caratteristico sfarfallio MILANO — In questi giorni i muri e le pagine dei giornali della Germania Occidentale sono pieni di un annuncio pubblicitario veramente curioso. Sono raffigurate, una accanto all'altro, una carota e un apparecchio televisivo; sotto la scritta: -Tutti e due fanno bene agli occhi-. Non si tratta soltanto di uno slogan, che tenta di colpire l'attenzione mettendo in risalto due elementi considerati da tutti in contrasto. Da pochi mesi è apparsa nello sterminato mercato dell'elettronica di consumo un'interessante novità tecnologica destinata a far cadere il radicato e motivato luogo comune sulla dannosità per la vista umana dell'eccessiva permanenza davanti agli schermi televisivi. Questo pericolo non esiste più grazie ad una nuova tecnica costruttiva digitale. Fino a ieri, infatti, la tecnologia usata da tutte le grandi aziende produttrici di tv consentiva la ■produzione» di un'immagine televisiva costituita da cinquanta semiquadri al secondo e cioè, come si dice in termini tecnici, con frequenza verticale di 50 Hertz. Ricerche mediche e fisiologiche effettuate su persone, che normalmente trascorrono molte ore al giorno davanti alla televisione, hanno accertato che tale frequenza non permette un esatto sincronismo con il funzionamento dell'occhio umano. Le conseguenze di questo handicap sono sostanzialemnte due: un marcato affaticamento della vista e la riproduzioni di immagini i cui contorni più chiari presentano uno sfarfallio, che impedisce l'esatta definizione delle figure. Dopo anni di ricerche i tecnici delle multinazionali dell'elettronica hanno messo a punto una tecnologia capace di raddoppiare la frequenza verticale delle immagini televisive, portata, grazie all'utilizzo di memorie elettroniche, da 50 a 100 Hertz. Il risultato è una riproduzione sui cinescopi di figure più nitide (lo sfarfallio scompare completamente) e un più efficiente sincronismo con l'occhio e, quindi, in un minore affaticamento visivo. «Dopo l'introduzione del colore e in attesa dell'alta definizione — spiega Gianni Arvieri, manager della Grundig italiana — la tecnica 100 Hertz è una delle poche novità veramente interessanti introdotte nella tecnologia costruttiva dei tv. Aggiunge Elio Tortone, dirigente della Solmar, un'azienda specializzata nella distribuzione di prodotti d'elettronica di consumo: «Per ora, comunque, solo due aziende (Sony e Grundig) hanno immesso sul mercato tv realizzati con la tecnica 100 Hertz, ma presto tutte le grandi ditte faranno altrettanto e, probabilmente, ciò stimolerà gli acquisti e consentirà al mercato italiano di battere i record stabiliti nell'88 quando sono stati venduti oltre due milioni e mezzo di apparecchi televisivi per un valore di 2250 miliardi'. I nuovi schermi ad alta frequenza verticale non avranno soltanto applicazioni domestiche. H loro uso s'estenderà anche al sistemi informatici. 'La miglior qualità e nitidezza dei monitor applicati ai computer — dice Gianmario Grignolio dell'Area System Italia, sigla che nasconde un'equipe di giovani specialisti in informatica di base — consentirà di elevare la qualità della grafica di rappresentanza, pubblici¬ taria e renderà gratidi servizi ai progetti eseguiti con il calcolatore rendendo più facile il lavoro di architetti ed ingegneri-. Ma se nel campo degli apparecchi tv la novità si chiama 100 Hertz, nel settore della videoregistrazione il futuro si chiama super Vhs. La sigla sottintende una nuova tecnica di registrazione delle immagini televisive, che, accrescendo il numero delle linee, consente una maggior fedeltà di riproduzione. g. pin.

Persone citate: Elio Tortone, Gianmario Grignolio, Gianni Arvieri, Grundig, Hertz

Luoghi citati: Germania Occidentale, Italia