Kelly ancora secondo nel giorno di Baffi

Kelly ancora secondo nel giorno di Baffi CICLISMO Crolla Allocchio, ma è sempre un italiano il leader della Settimana Siciliana Kelly ancora secondo nel giorno di Baffi di CARLO VALERI MESSINA — Il Colle di San Rizzo (più la discesa della salita) in vista di Messina è stato fatale al leader Stefano Allocchio e ad altri quotati velocisti come Bontempi, Rosola e Vanderaerden. Non si è fatto però sorprendere Adriano Batti. Ancora una volta la Sicilia ha inciso nella carriera di questo figlio d'arte: nel 1986, già allineato alla partenza del giro dell'Etna, Baffi apprendeva la morte del padre Pierino, gregario (vincente) di Fiorenzo Magni negli Anni Cinquanta. Nella stagione successiva vinceva la stessa corsa siciliana; lo scorso anno si affermava a due passi dal medesimo traguardo di ieri (ossia a Ganzirri) e, dopo un'altra vittoria parziale, conquistava il successo finale della «settimana siciliana» di cui è diventato ieri il favorito numero uno. ■Era difficile perdere questa tappa col grosso lavoro fatto dalla mia squadra: il successo andrebbe diviso con i miei compagni. L'ultimo a lanciarmi è stalo Soerensen: a poco più di 200 metri ero già in testa e francamente non ho avuto problemi- ha spiegato il vincitore, n ventiseienne cremonese, in effetti, si è imposto con netto margine ma la sua squadra, l'Ariostea è stata eccezionale: otto componenti su nove facevano parte del primo gruppo. Baffi ha lasciato nel- i.' sua scia il neo professionista ventunenne Mario Cipollin' l'anziano tricolore Gavazzi e Sean Kelly il quale ora è secondo in classifica generale ?. tre secondi con il giovane Gioia. Tra i cinquanta corridori di testa c'era anche il sovietico Konyshev il quale tuttavia si è trovato troppo solo per tentare lo sprint: con lui c'era soltanto Ugrumov. Konyshev aveva cercato di viva¬ cizzare la tappa dopo 60 chilometri restando in testa prima con Manders e Rossioli, poi solo per un quarto d'ora. Tenuto conto del ritardo del secondo gruppo ( oltre tre minuti) diversi pretendenti al successo finale risultano ormai tagliati fuori considerando la quotata pattuglia che si trova ai vertici della corsa. In questa pattuglia figurano Kelly, Anderson, Argentin e appunto Mario Ci- pollini, una delle rivelazioni di queste prime due giornate. Questo ragazzone toscano (alto un metro e 90) avrebbe dovuto essere il numero uno della squadra azzurra a Seul: non ha potuto gareggiare a causa di un incidente stradale dal quale non è più riuscito a riprendersi. Cipollini (150 vittorie fra i «minori») corre con al fianco il fratello maggiore. Cesare, ed è compagno di squadra del campione del mondo Fondriest che esordirà soltanto sabato. La seconda tappa si è decisa ieri prima dell'ingresso sul piatto circuito conclusivo. Il gruppo si è notevolmente allungato sul Colle di San Rizzo, ma è stato in discesa che si sono creati piccoli distacchi che si sono poi dilatati nel corso dei dieci giri per il grasso lavoro soprattutto dei compagni di Baffi e di Cipollini. I 35 secondi di ritardo dei primi inseguitori con Allocchio, al primo passaggio, diventavano tre minuti al termine della kermesse.

Luoghi citati: Ganzirri, Messina, Sicilia