E se gli scienziati scoprissero l'astrologo? di Bruno Ghibaudi

E se gli scienziati scoprissero l'astrologo? Psichiatri a congresso: dati sull'incidenza dei pianeti nelle malattie mentali E se gli scienziati scoprissero l'astrologo? ROMA — Se qualche volta avete pensato che ci sia davvero qualche relazione fra gli astri e il vostro destino, la scienza incomincia a darvi ragione. Un'ammissione graduale e ancora contrappuntata da cautele, se volete, ma significativa e comunque sufficiente a dimostrare che il fronte scientifico del rifiuto su qualsiasi ipotesi di una relazione decrittabile fra l'uomo e l'universo incomincia a sgretolarsi. Al trentasettesimo Congresso nazionale della Società Italiana di Psichiatria, appena concluso a Roma, sono stati ricordati fatti, recenti e circostanziati, che fanno riflettere, proprio perché provenienti dal mondo scientifico ufficiale. In un articolo apparso nel febbraio 1988 sulla prestigiosa rivista inglese di medicina -The Lancet» il ginecologo svizzero Paccautl e due suoi collaboratori dimostrano che la mortalità perinatale oscilla in funzione del giorno e del mese di nascita. Le conclusioni scaturiscono da uno studio su 220 mila 540 nascite e 2152 decessi perinatali avvenuti in Svizzera negli ultimi anni. Quattro mesi più tardi la stessa rivista ha pubblicato i risultati di un'indagine di C. Sellar e M. J. Goldacre, due ricercatori deli'Oxford Uni¬ versity, da cui emerge un rapporto statisticamente significativo fra la stagione e l'anno di nascita e lo sviluppo di una malattia artritica in tarda età: chi nasce in autunno o in inverno è più esposto al rischio dell'artrite reumatoide. R. Michael e D. Zumpe ricordano invece che le violenze sessuali denunciate presentano un picco fra luglio e ottobre mentre i furti aumentano di molto nei mesi invernali. A variare ciclicamente sono anche le convulsioni epilettiche e i suicidi, secondo i picchi che escludono la casualità delle circostanze. Non si tratta certo di novità ma di intuizioni supportate da nuove prove. Fin dal secolo scorso numerosi psichiatri hanno incominciato a sostenere che l'influsso della Luna su certe malattie mentali è indiscutibile e in certe sue fasi molto profondo. Ma da qualche anno il discorso è stato approfondito. Arnold Lieber, docente di psichiatria alla Miami University (Florida) ha elaborato, con l'aiuto di un esperto della Berkeley University, i dati relativi agli omicidi e ai suicidi registrati nelle contee di Alameda (California) e di Denver (Colorado) fra il 1956 e il 1970, arrivando a concludere che in fase di plenilunio (e cioè quando la quantità di energia solare riflessa sulla Terra dal nostro satellite è maggiore) il numero degli omicidi era assai più elevato di quello registrato durante le altre fasi lunari. Durante il novilunio il numero di questi delitti diminuiva invece sensibilmente. Già nel 1929 lo psichiatra svizzero Tramer, al termine di un'indagine su 2100 pazienti ricoverati negli ultimi cinquant'armi nel suo ospedale psichiatrico, dimostrava che gli psicotici nascono con maggior frequenza in inverno, fra dicembre e marzo. Altri ricercatori, estendendo l'indagine a più di 30.000 schizofrenici con psicosi maniaco-depressiva, hanno successivamente scoperto che questi soggetti nascono in prevalenza nel primo quadrimestre dell'anno, n fatto che nell'emisfero australe gli psicotici nascessero in prevalenza fra marzo e ottobre, e cioè durante l'inverno locale, confermavano la relazione stagionale. Nello studio si sostiene pure che i ritardati mentali sono più numerosi fra i nati d'inverno, mentre i casi di mancinismo risultano più frequenti fra le bambine nate in novembre. Sulla scia di queste indagini, Weiskott e Tipton, due psichiatri americani, analizzando le frequenze di ricovero negli ospedali psichiatrici del Texas in un intervallo di nove mesi hanno evidenziato che le crisi diventavano più numerose nelle fasi di plenilunio o durante l'ultimo quarto. Incuriositi da questi risultati, come ha raccontato alcuni mesi fa l'autorevole -British Journal of social and clinical psychology», i coniugi psicologi Mary e Franck Gauquelin hanno effettuato un ampio studio per scoprire se fra la personalità di un individuo e il pianeta dominante nel suo cielo astrologico esisteva qualche relazione. Corrispondenze in tal senso non ne sono emerse. In compenso e però apparso un rapporto significati¬ vo fra la professione del soggetto e la presenza all'orizzonte — al momento della nascita — di alcuni pianeti. Per spiegare queste relazioni fra fattori cosmici e l'individuo (il suo comportamento e il suo modo di reagire alle malattie o di subirle) si ricorre ancor oggi alle spiegazioni fornite già alla fine degli Anni Trenta dal prof. Giorgio Piccardi, direttore dell'Istituto di Chimica Fisica dell'Università di Firenze, avendo notato che certe reazioni chimiche, sebbene ripetute con lo stesso procedimento e nelle stesse condizioni, non davano sempre gli stessi risultati. Ripetute in gran numero in diversi punti del globo durante l'Anno Geofisico Internazionale (1961) le prove dimostrarono che le intuizioni di Piccardi erano fondate: tanto l'energia del Sole quanto le forze cosmiche influenzano le mutazioni chimiche della materia. In quale maniera? -Attraverso l'acqua — ha spiegato Piccardi —. Ogni creatura vivente è composta in gran parte di acqua e la struttura dell'acqua può essere inodificala, seppur lievemente e temporaneamente dalle forze galattiche determinando di riflesso un'azione sensibile su tutto ciò che la contiene». Bruno Ghibaudi

Persone citate: Arnold Lieber, Franck Gauquelin, Giorgio Piccardi, Piccardi

Luoghi citati: California, Colorado, Firenze, Florida, Roma, Svizzera, Texas