Quando migliaia di protessi si trovano in Usta d'attesa

Quando migliaia di protessi si trovano in Usta d'attesa Quando migliaia di protessi si trovano in Usta d'attesa Il caso-Puglia: mancano troppi magistrati e chi se ne va non è sostituito - Arriva l'Antimafia TARANTO — Poche ore prima di essere ricoverato al SS. Annunziata per un improvviso malore, il senatore Gerardo Chiaromonte ha confermato che la Commissione parlamentare antimafia, di cui è presidente, si trasferirà quanto prima in Puglia per prendere coscienza di quanto sta accadendo. E qui, in una regione ormai «assediata» da interessi dì 'ndrangheta e camorra, c'è anche e soprattutto una forzata mancanza dì giustizia in un contesto sociale che, invece, ne ha tanto bisogno. A Taranto, c'è voluto un comitato per non far andare in stallo una giustizia sovraccarica di lavoro, svolto da un organico incompleto ed esìstente solo su una carta vecchia di quasi 30 anni. Dice il giudice, presidente del Comitato: «C'è il carcere più importante del mandamento, ma non abbiamo il giudice di sorveglianza. C'è l'esigenza di un tribunale dei minori e delle strutture ad esso colle¬ gate per l'assistenza, la prevenzione e la lotta contro la delinquenza minorile che da noi ha raggiunto indici preoccupanti, ma non può essere soddisfatta perché non abbiamo una sezione di corte d'appello». E se a Taranto la magistratura opera in condizioni di estremo disagio, a Brindisi il dottor De Giorgio afferma: «La situazione, qui, non è meno preoccupante. Ho chiesto ed ottenuto il trasferimento alla corte d'appello di Firenze, però non mi sento di lasciare la sezione senza che prima arrivi il mio sostituto, significherebbe bloccare tutto per più di un anno». E l'avvocato Ajmone, presidente dell'ordine degli avvocati del foro di Lecce, incalza: «E' la carenza di magistrati il problema fondamentale. Si crede di risolverlo con la soppressione di alcuni tribunali, mentre dovrebbe essere aumentalo il numero dei giudici. Ce ne sono 380 distaccati nei vari ministeri e da noi mancano per i processi, perché non li si riporta alle loro funzioni giurisdizionali? Perché non si vieta ai magistrati in funzione di partecipare agli arbitrati?». Ancora: «Se non si riescono a coprire i posti messi a concorso in magistratura, cosa vuol dire? Che l'Italia è priva di cervelli? In campo giuridico abbiamo antiche tradizioni, è questo tipo di concorso che non serve a niente: il magistrato non si "costruisce" attraverso l'esame di una serie di nozioni, ma con la valutazione della sua capacità di applicare le norme astratte ai casi concreti. Iproblemi veri sono: il completamento degli organici e la loro qualità. Se non si risolveranno non potremo soddisfare una domanda di giustizia sempre più crescente». Ed anche a Lecce si rischia la paralisi: al tribunale su un organico ridotto a 32 magistrati vi sono quattro «vacanze», e i processi s'accumulano ai processi. Alla corte d'appello s'è dovuto aspettare quasi un anno per il nuovo presidente e dal previsto organico di 19 consiglieri ne mancano sei e dei cinque presidenti di sezione ne manca uno, mentre i processi pendenti (alcuni assegnati a magistrati trasferiti da oltre 4 anni e finora non sostituiti aspettano ancora nei ruoli) sono migliala. Non solo; ma in alcune preture, a Gallipoli, Gala lina, Maglie e Nardo, nonostante l'impegno dei magistrati, si è al limite del collasso. Anche a Bari la situazione è pressoché identica: alla corte d'appello su 27 consiglieri ne mancano cinque e su sei presidenti di sezione ne mancano due. Come a Lecce, metà delle sezioni fanno anche da tribunale del minori. Si contano a migliaia i processi inevasi e non si sa il perché debbano passare mesi perché possa essere coperto un posto vacante. «Si stanno facendo salti mortali per reperire i locali ed il personale per le tre fasi previste dal nuovo processo», dice l'avvocato Menchise, presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Bari, «e ancora non si sono risolti i problemi del passaggio diretto degli appelli dalle preture alle corti d'appello: ha alleggerito i tribunali ma ha bloccato le preture». Aggiunge: "Il nuovo codice di procedura penale servirà a dare una giustizia più veloce, ma se non si provvede in tempo, con l'attuale organico dei magistrati e la carenza di personale e di strutture, certamente servirà solo ad un maggior intasamento dei processi. Eppure, quando come ordine cerchiamo di collaborare con la magistratura, questa si chiude a riccio. E in tribunale, per un 'ingiunzione passa almeno un mese, anni per una sentenza: per parlare con gli ufficiali giudiziari c'è la fila». Analoga l'analisi dell'avvocato Tizzani, presidente dell'ordine degli avvocati di Foggia: 'In Puglia preture e tribunali sono intasati per carenza d'organico. Qui, si riusci ad eliminare tutte le cause pendenti e per premio ci tolsero due magistrati che ora, però, con il tribunale che scoppia, non ci rimandano. Siamo lontanissimi da Bari, dove si dovrebbe istituire una quarta sezione di corte d'appello, e sentiamo l'esigenza di un tribunale dei minori e delle strutture preventive ad esso collegate, però non possiamo averlo perché privi di una sezione di corte d'appello. Insomma, se è vero che la Capitanala è stata ed è la Cenerentola della Puglia, è anche vero che se la giustizia fosse un'impresa privala sarebbe già entrata in concordalo fallimentare». Francesco Saltarelli

Persone citate: Ajmone, De Giorgio, Gerardo Chiaromonte, Tizzani