Battaglia in Regione su ottomila miliardi

Battaglia in Regione su ottomila miliardi Settimana decisiva per approvare il bilancio '89 Battaglia in Regione su ottomila miliardi La Sanità s'ingoia oltre 5000 miliardi per Usi e ospedali Con ottomila miliardi, ma solo duecento da spendere subito e tante tensioni, la Regione viaggia verso il bilancio '89. Oggi s'apre la settimana decisiva. Ma le crisi in Comune e in Provincia non aiuteranno certo il presidente della giunta, Vittorio Beltrami, a sciogliere i nodi che restano strettissimi. I «tagli» non piacciono a nessuno e ancor meno ad un anno dalle elezioni. E Nereo Croso, socialista di Vercelli, sta scoprendo che fare il «cassiere» è sempre più difficile. La spesa — Veleggia verso cifre sempre più alte. Ma in realtà è un bilancio «gonfiato» dalla sanità che, anno dopo anno, ingoia insaziabile una quantità incredibile di miliardi, n conto più salato sarà anche nell'89 quello di Usi, ospedali, medici, farmacisti e ambulatori: si porteranno via circa cinquemila miliardi. Una montagna di denaro per un'organizzazione che — le denunce sono ormai quotidiane — non riesce a decollare e rischia di essere stritolata da sprechi e doppioni. Nonostante ciò assorbe il 60 per cento delle risorse che lo Stato destina al Piemonte. Una somma sulla quale, in nessun modo, la Regione può intervenire: «Siamo sportelli pagatori. Riceviamo e distribuiamo in base a criteri precisi'. I quasi tremila miliardi che restano servono a far girare la macchina regionale e a finanziare le leggi. Prima di tutto la gestione, cioè stipendi degli oltre duemilacinquecento dipendenti, affitti degli uffici, cancelleria, auto blu, riscaldamento, pulizie ecc. Quindi gli interventi previsti da leggi statali cui non è possibile rinunciare per l'agricoltura, il commercio, la cultura, la gestione del territorio. Insomma a conti fatti gli ottomila miliardi che l'89 porterà in Piemonte hanno già dei destinatari. Fuori dal pacchetto ne restano duecento scarsi. E su questi si giocherà la partita. Le riunioni della giunta non sono mai state cosi affollate. Al martedì quando le porte si chiudono attorno al tavolo ovale del governo piemontese ci sono sempre tutti. E nessun assessore si concede pause per non correre il rischio di farsi portar via (qualcuno scherzosamente dice -scippare") qualche miliardo. Infatti tornare in assessorato con qualche soldo in meno vuol dire rinunciare ad interventi e ad iniziative: una scelta non certo popolare. «La coperta è talmente stretta — ammette il presidente Beltrami — che tutti dovremo rinunciare a qualcosa». Ma c'è una «mina» nel bilancio. Si chiama Inps e Inail e significa 90 miliardi. La querelle è lunga e complessa. La Regione non ha in pratica pagato una parte dei contributi che avrebbe dovuto versare per gli apprendisti artigiani. Non lo ha fatto per evadere, naturalmente. Semplicemente pensava che non spettasse a lei quest'onere. E invece no. Così le richieste degli enti previdenziali han¬ no cominciato a trasformarsi in ingiunzioni, citazioni in tribunale, minacce di far intervenire gli ufficiali giudiziari. Il problema accomuna quasi tutte le Regioni d'Italia. Ma questo non è servito a far dimenticare 11 «debito». Anzi, nella legge finanziaria '89 c'è scritto che le Regioni devono pagare entro tre anni. E il ministro Formica ha già fatto sapere che non intende avallare alcuna rateizzazione. Questo vuol dire che il Piemonte dovrà togliere dai già pochissimi miliardi in cassaforte quelli che deve restituire (sono 90, quindi trenta l'anno) ad Inps e Inail. I tagli saranno dunque inevitabili. Come? Dove? Certamente la spesa per la formazione professionale verrà ampiamente rivista. E non è certo un caso che l'assessore Enrico Nerviani abbia chiesto di conoscere tutti i programmi entro febbraio. Vuole pensarci. Nessuno è disposto a cedere. Ecco perché le rotture politiche in Comune e in Provincia potrebbero favorire anche qualche strappo in Regione. Gian Mario Ricciardi Il presidente Beltrami

Persone citate: Beltrami, Enrico Nerviani, Formica, Gian Mario Ricciardi, Nereo Croso, Vittorio Beltrami

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Vercelli