Fred, il ciane combattente era rischia una brutta fine

Fred, il ciane combattente era rischia una brutta fine Fred, il ciane combattente era rischia una brutta fine Ha una gamba spezzata, forse per un colpo di remo ■ Talvolta, per difendere il nido, attacca i canoisti Inutili tentativi per catturarlo e curarlo - Non può essere diviso dalla femmina: si lascerebbe morire L'allarme è stato dato ieri a mezzogiorno da un lettore che ha telefonato al giornale: 'Passeggiando lungo il Po, vicino alle Molinette, ho visto un cigno ferito sulla riva. E' coricato su un fianco». E' vero, «Fred», liberato due anni fa sul fiume assieme a «Ginger», la sua compagna, è ferito alla zampa destra che è spezzata. E' arenato in pochi centimetri d'acqua su una spiaggetta di fango davanti al circolo aziendale de «La Stampa». I due cigni hanno tra gli sterpi della riva il nido. La femmina nuota a pochi metri, ma Fred non la segue in acqua. Continua a toccarsi con il becco la zampa. La gente si ferma sulla riva e sul ponte delle Molinette. Un passante dice: 'Sono almeno 24 ore che è ferito, perché l'ho già visto steso in quel punto ieri pome iaaìo». Un altro aggiunge: "Credo di capire come è andata. Deve essersi ferito contro l'elica di un motoscafo. Ci sono gli allenatori dei canottieri che passano con i loro gommoni lungo la riva. Il cigno ogni tanto si avventa contro, perché quando le barche passano troppo vicine al ni- do lui li scambia per aggressori». Per un pensionato: 'Può anche essere che a rompergli la zampa sia stato un canoista con un colpo di remo. Ho visto di persona che a volte se la prende con i rematori che transitano nei paraggi, spesso i canottieri devono reagire per poterlo allontanare". Vengono avvertiti i vigili del fuoco e la forestale (che a Beinasco ha un centro dove vengono curati gli animali selvatici feriti) mentre giunge anche qualcuno del «comitato per la rivalutazione del fiume». Erano proprio stati gli «amici del Po» a far liberare la coppia dei cigni. I vigili del fuoco preferiscono non mettere in acqua la barca a motore con cui sono giunti, temono che l'elica possa fare altri danni in caso l'animale si dibatta. Si procurano una barchetta a remi in un vicino circolo aziendale. Uno rema, l'altro è a prua con una rete. Si avvicinano a due metri, ma il lancio non riesce. «Fred» si spaventa e trova le forze per allontanarsi dalla riva. Comincia un inseguimento di mezz'ora. Si vede chiaramente che 11 cigno nuota con una zampa sola, ma i pompieri non riescono più ad avvicinarsi a distanza utile per un lancio. «Fred» gira e rigira per il fiume, la barca invece è poco manovrabile. Solo quando i Vigili del fuoco desistono, sono ormai passate le tre, l'uccello torna a riva, sempre all'altezza del suo nido. Ieri sera il dottor Cesare Piei battisti, avvertito dall'Ente nazionale per la protezione degli animali, cerca di avvicinarsi all'animale ferito e conferma il sospetto che la zampa sia stata spezzata da un colpo di remo. In giornata Bruno Vaschetti, della Lipu, dovrebbe catturare la coppia e portarla a Racconigi pei1 curare il maschio. Se fossero separati si lascerebbero morire di fame. Una fase della movimentata cattura del cigno ferito

Persone citate: Bruno Vaschetti

Luoghi citati: Beinasco, Racconigi