OggiShevardnadze daMubarak FUrss torna protagonista inM.0. di Paolo Patrono

OggiShevardnadze daMubarak FUrss torna protagonista inM.0. Dopo 14 anni riallaccia i rapporti col Cairo e incontra l'israeliano Arens OggiShevardnadze daMubarak FUrss torna protagonista inM.0. ROMA — E' in Medio Oriente che la dinamica diplomazia sovietica sta infliggendo una nuova «spallata» all'Occidente, attardato dai primi passi deU'amministrazione Bush. Il «grande tour del ritomo» inaugurato venerdì a Damasco da Shevardnadze è carico di simboli e di significati, quasi un «Guinness dei primati» diplomatici. Infatti, con la visita di oggi al Cairo da Mubarak, è la prima volta da 14 anni che un ministro degli Esteri sovietico rimette piede nel Paese che sotto Sadat troncò clamorosamente i suoi legami con Mosca. E ancora: con la missione di ieri ad Amman, da re Hussein, è addirittura la prima volta tout court che un rninistro degli Esteri dell'Urss arriva in una Giordania considerata finora incondizionata partner dell'Occidente. E infine, con la importante sosta a Damasco da Assad, durante la quale sono scaturite le prime indicazioni operative dell'Urss per rilanciare con la sua diretta partecipazione sotto l'ombrello del Consiglio di Sicurezza dell'Orni il processo negoziale di pace in Medio Oriente, Shevardnadze riporta l'Urss dopo 8 anni a casa del suo più fedele alleato della regione. Insomma, questa tournée di dieci giorni di Shevardnadze in Medio Oriente dalla Siria alla Giordania, dall'Egitto all'Iraq (dove incontrerà Arafat) e fino all'Iran khomeinista, presentava già un intreccio di contatti della massima importanza. Ha destato quindi davvero stupore la notizia che, a suggello di tutti gli incontri in programma, il capo della diplomazia sovietica un altro ne aveva voluto aggiungere, combinando un appuntamento al Cairo anche con il ministro degli Esteri israeliano Arens Così, con un'intraprendente iniziativa a tutto campo, l'Urss di Gorbaciov sposta il terreno di confronto con gli Stati Uniti, spiazza e batte sul tempo la diplomazia Usa ancora intenta, dopo gli incerti esiti della missione di Backer, a cercare di coagulare il consenso degli alleati Nato sui problemi del disarmo e della sicurezza in Europa. E si presenta al mondo arabo e anche a Israele come la portatrice di un'iniziativa negoziale, mentre le prime mosse della nuova amministrazione Usa forniscono al contrario l'impressione di un temporeggiamento alla ricerca di una strategia che faccia convivere il tradizionale sostegno a Israele con il nuovo dialogo con Arafat. Che cosa sta proponendo, dunque, Shevardnadze nella sua tournée mediorientale? Dopo aver preannunciato «nuove iniziative» adesso che «le condizioni sono più favorevoli che in passato», il rninistro sovietico ha svelato le sue intenzioni annunciando nella conferenza stampa che ha concluso la sua tappa a Damasco che l'Urss si fa promotrice di «un comitato preparatorio» alla Conferenza Intemazionale di Pace formato dai cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questo gruppo dei cinque, entro nove mesi, prenderà contatto con tutte le parti interessate arabe e israeliane e dovrebbe essere in grado di sgomberare il terreno dagli ostacoli frapposti finora sulla via della convocazione della Conferenza di Pace fra Israele e i Paesi arabi. Questa proposta incontra il favore delle capitali arabe. E proprio ieri sera il primo ministro israeliano Shamir. facendo riferimento al vecc'nio piano Shultz del 1987, ha dichiarato che sarebbe favorevole «con tutto il cuore» a trattative dì pace con gli arabi patrocinate dai governi di Stati Uniti e Urss.Resta da vedere quali margini di manovra si conserverà, nei colloqui al Cairo. Moshe Arens che incontrerà Mubarak e Shevardnadze entro mercoledì. Al di là del successo o del fallimento di questo progetto, l'Urss ritorna dunque da grande protagonista in Medio Oriente. Paolo Patrono