La Bbc bandisce la sigaretta di Mario Ciriello
La Bbc bandisce la sigaretta Vietato fumare nelle sedi dell'ente radiotelevisivo britannico: anche i sindacati d'accordo La Bbc bandisce la sigaretta Per ora faranno eccezione alcuni locali ma il divieto diverrà progressivamente assoluto - Per i trasgressori recidivi anche il licenziamento - Equipe mediche per assistere chi non riesce a liberarsi dal vizio DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Una nuova vittoria nella guerra contro il fumo. Dal 1° aprile, la Bbc, l'ente radiotelevisivo britannico, isserà il vessillo no-smoking. H divieto dovrà essere rispettato in tutte le sue molte sedi, sia a Londra sia nelle altre città, anche se all'inizio non si estenderà a tutti i locali. Ma alla fine di quest'evoluzione, fra un anno o due forse, chi vorrà fumare potrà farlo soltanto nella propria stanza, con la porta chiusa, come un giovane incapace di liberarsi di un vizio segreto. Proteste? Poche. Sindacati e direzione marciano in perfetto accordo. E' un fatto interessante, ma occorre ricordare che, in questa campagna, la Bbc segue l'esempio già dato da varie organizzazioni. Non si fuma all'Itn, VIndependent Television News, che fornisce telegiornali a tutte le tv private e che è il più vasto centro internazionale di tvnews. Non si fuma negli uffici di alcune società, come la British Petroleum e in un numero crescente di merchant bank. Non si fuma alla Automobile Association. Non si fuma in due grandi empori, Marks and Spencer e Habitat. E, per ordine di Margaret Thatcher, non si fuma al numero 10 di Downing Street. «Neppure nei momenti di crisi», ha detto, seccato, un ministro. E' la guerra contro il passive smoking, cioè contro il fumo inflitto dai fumatori ai non-fumatori, i quali sostengono: «Il vizio altrui annulla i benefici della nostra astinenza. Chi vuole inquinare se stesso e l'atmosfera, lo fac¬ cia nella propria privacy». Travolti da mille offensive su mille fronti, i fumatori si difendono a fatica, stentano a trovare alleati. Lo si è visto alla Bbc. Invano, molti tecnici, registi e giornalisti — soprattutto fra le donne, il sesso che, da qualche anno, offre alla sigaretta il maggior numero di reclute — hanno ricordato che il fumo è un antidoto contro le «tensioni del mestiere». I loro appelli sono caduti nel silenzio. Secondo un giornale, il Daily Mail, chi violerà i futuri divieti sarà licenziato. Alla Bbc, non confermano: e spiegano che il licenziamento sa¬ rebbe soltanto la misura estrema per casi estremi, per quei persistent offenders che aggiungono il fumo ad altre caparbie trasgressioni. Vi saranno però «ammonizioni» e numerose altre misure disciplinari. Allo stesso tempo, un'equipe di medici, infermiere e assistenti sociali sarà a disposizione di chi vorrà affrancarsi dalla schiavitù del tabacco. «C'è chi non riesce, da solo, a togliersi questo vizio — dicono alla Bbc —. Lo aiuteremo. Basta che bussi alla nostra porta». All'inizio, sarà vietato fumare alle mense, nelle sale di riunioni, nei corridoi, negli ascensori, nei gabinetti, nonché in tutti i veicoli. Gradualmente, la proibizione si estenderà a tutte le «zone di lavoro», quindi uffici, redazioni, studi, eccetera. La direzione spiega: -Abbiamo l'obbligo, stabilito per legge, di offrire ai dipendenti un ambiente privo li rischi per la salute. Il passive smoking presenta un notevole pericolo per tutti». Finora almeno, nessun giornale ha messo al bando il tabacco, ma il problema è discusso dai sindacati. Nel colossale Impianto di Murdoch, dove si produce il Times, il Sunday Times e due fogli popolari, sono proibite invece le bevande alcoliche. Tutte. Una rivoluzione per il giornalismo inglese. La British Medicai Association ha accolto con un applauso le decisioni della Bbc, così come aveva elogiato quelle della Un. Ma ha fatto presente che, con i progetti governativi per una maggiore «libertà dell'etere», c'è il rischio di un «amaro paradosso». I produttori di tv non fumeranno, ma dovranno trasmettere i programmi sponsorizzati dai produttori di sigarette. Occorrono, quindi, «controlli legali» che obblighino tutti gli sponsor, senza eccezioni, a non offrire nulla capace di nuocere alla salute. Mario Ciriello
Persone citate: Margaret Thatcher, Marks, Murdoch
Luoghi citati: Londra
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