Il robot mette gli occhiali

Il robot mette gli occhiali Il robot mette gli occhiali La «visione artificiale» viene ora applicata all'industria agroalimentare Un computer elabora immagini per riconoscere e classificare oggetti - Così viene affidata al cervello elettronico la scelta di frutta e ortaggi secondo forma, pezzatura, colore Eppure, con tutte le limitazioni, i problemi e i costi, la «computer vision», come si chiama in gergo, conquista nuovi spazi un po' ovunque. Sono oltre un centinaio le aziende e le Università di tu' to il mondo (di cui una decina italiane) impegnate in questa affascinante area di ricerca. I sistemi di visione seno entrati, ormai da qualche anno, nella grande industria automobilistica ed elet- TORINO — La visione artificiale arriva in agricoltura. I primi «robot con gli occhiali» stanno abbandonando i laboratori di ricerca per entrare nelle aziende agroalimentari. Il computer non ha una vista perfetta. La sua percezione visiva è limitata; fatica ad individuare i contorni di un oggetto; un'ombra può metterlo in crisi; vede meglio con la luce artificiale che in ■pieno giorno. robot in grado di selezionare gli avocados in base al colore e alle dimensioni. In Francia, nei laboratori del Cemagref, si lavora sui sistemi di visione artificiale per migliorare la vista ad alcuni robot destinati a raccogliere frutta e ortaggi; nello stesso centro, qualche anno fa. si sperimentò, in collaborazione con l'Università di Davis (California), il primo robot per il controllo delle uova. Gli agrumi e i pomodori si sono rivelati come i prodotti più docili all'occhio del computer. Un sistema che opera in computer vision, capace di controllare e dividere in tre classi oltre 50 quintali di arance l'ora, viene commercializzato da una azienda siciliana; inglese è. invece, la macchina che seleziona i pomodori: può identificare oltre 4 mila diversi colori (ciascuno con 64 differenti gradazioni) e scoprire difetti di appena tre millimetri di diametro. Sulla possibilità di realizzare sistemi capaci di riconoscere in modo intelligente, frutta ed ortaggi non vi sono più dubbi. Molti ricercatori, però, mettono in guardia chi è in vena a facili entusiasmi. La visione artificiale, spiegano, dovrà fare un lungo tirocinio prima di arrivare nelle campagne. Tito Gaudio chio ( telecamera ad alta definizione), un cervello (per elaborare le immagini] ed è collegato ad uno o più «manipolatori» (presa dell'oggetto, sollevamento, deposito). Le applicazioni nel mondo agroalimentare sono agli inizi. Una recente indagine di marketing prevede sviluppi significativi solo dopo il '92. I compiti che possono essere affidati all'occhio elettronico vanno dal riconoscimento automatico dei prodotti, alla determinazione della loro posizione ed orientamento nello spazio, alla valutazione delle caratteristiche qualitative (dimensioni, forma, colore, difetti). Le applicazioni più significative riguardano la selezione automatica di piante, fiori e frutti; la manipolazione (raccolta in campo, selezione, confezione) ed il controllo qualitat ivo di frutta, ortaggi, uova, carne, succhi... Negli Usa alla Purdue University, sono stati raggiunti buoni risultati, in laboratorio, sulla selezione automatica di piantine di mais, soia, pomodoro e su cinque specie di malerbe. Nel Volcani Centre. in Israele, sono in corso ricerche sul controllo qualitativo delle patate; nello stesso paese, sempre sfruttando la tecnica dell'«image processing», è stato realizzato un tronica mentre si apprestano a fare il loro ingresso nella medicina, navigazione automatica e così via. Il business mondiale per il 1990 è stimato sui mille miliardi di lire. Cos'è la visione artificiale? In sintesi, è la capacità del computer di captare ed elaborare le immagini al fine di riconoscere e classificare forme, oggetti e scene bi e tridimensionali. Un sistema di visione possiede almeno un oc- 9 Preso latte alla stalla in Piemonte 645,41 lire TORINO — n nuovo prezzo del latte alla stalla è, in Piemonte, di 645,41 lire il litro. Questa cifra — fa osservare la Federazione della Coldiretti regionale — la si ottiene con il seguente calcolo: L. 505,26 prezzo base netto 1988, più L. 60.63 di Iva al 12%; si ottiene così la cifra di 565,89 lire cui va aggiunto l'aumento ottenuto quest'anno, di L. 70.52. Si arriva così a 636.41 lire, cifra cui vanno sommate 9 lire per la refrigerazione. Quindi l'importo finale è di lire 645,41 il litro.

Persone citate: Tito Gaudio

Luoghi citati: California, Francia, Israele, Piemonte, Torino, Usa