Una «task force» per la Bna

Una «task force» per la Bna In settimana attesa la definizione dell'intervento del Credito Italiano Una «task force» per la Bna Rondelli non sormai certo - MILANO — Dottor Rondelli, è vero che il Credito Italiano ha preso il 10% della Banca Nazionale dell'Agricoltura? L'amministratore delegato del Credit guarda i giornalisti con stupore. Poi si lascia andare a questa precisazione: «Se avessimo concluso un negozio del genere lo avremmo comunicato». Ma insomma, smentisce o conferma? «La stampa è libera di scrivere quello che vuole». E Rondelli fila via abbandonando la sode della Ras alla fine dell'estenuante assemblea degli azionisti. Anche se i vertici della banca Iri continuano a difendere un impenetrabile silenzio, è ormai certo che il Credit è entrato direttamente nella delicata partita, aperta ormai da mesi, che deciderà il futuro assetto della Bna. Il Credit avrebbe già acquistato dal finanziere Giuseppe Gennari il 9,9% deUa Bna e il 13% della Bonifiche Siele, la finanziaria cui fa capo il pacchetto di maggioranza della banca. Perché non c'è ancora una conferma ufficiale? Probabilmente l'operazione non è ancora conclusa e poi l'intervento di Rondelli nella Bna avrà, come vedremo, anche TRIBUNALE DI TORINO Vendita di immobìli con Incanto Si rende noto che nel fallimento n. 408/37 di s.a.s. CODEPUL nonché di PISELLI GAETANO il Giudice Delegato dott. M. Quaini ha disposto la vendita con incanto per il giorno 17/3/1989 alle ore 9 dei seguenti beni: LOTTO 1 in TORINO - VIA PARELLAn. 13; alloggio in piano rialzato della consistenza di tre camere, cucina ed accessori. LOTTO 2 in TORINO - VIA MONTEVIDEOn.3: alloggio su 2 piani: s-4-5 composto di salone, tinello con cucinino, bagno-water e scaletta interna e di tre camere da letto più bagno-water oltre al vano disimpegno. LOTTO 3 In TORINO - VIA MONTEVIDEO n. 3; alloggio al piano 4° composto di 1 camera, tinello con cucinino, bagno-water ed ingresso con ripostiglio. Cantina n 3. LOTTO 4 in TORINO - VIA MONTEVIDEOn.3; alloggio al piano 5° composto di 1 camera, tinello con cucinino, bagno-water, ingresso con ripostiglio, cantina n. 1. LOTTO 5 In TORINO - PIAZZA REBAUDENGO n. 2; alloggio al piano 8° composto di quattro camere, cucina, ingresso e bagno con terrazzo di uso esclusivo. Cantina in piano infernotti. LOTTO 9 in VILLAFRANCA D'ASTI - Regione Case Bruciate nel condominio al civico n. 10 della Strada Statale Asli-Torino: alloggio in piano 3° composto di ingresso, cucina, due camere, soggiorno e doppi servizi, con cantina in piano interrato. Box di mq 13 nel basso fabbricato interno. LOTTO 11 in MONTAFIA (Asti) FRAZIONE BAGNASCO (regione Cascina Bo): terreni boschivi distinti al CT. al F. 2 ai n.ri: N392 - 393 - 396 - 382 - 397 249-381 - di totale are 73,89. PREZZO BASE: L. 42 750 000 per il lotto 1°: L. 108.800 000 per il lotto 2°; L. 40.500.000 per il lotto 3°; 40.500.000 per il lotto 4°; L. 69.600.000 per il lotto 5°: L. 43.250.000 per il lotto 9°; L. 8.000.000 per il lotto 11. AUMENTI MINIMI: L. 2.000.000 per il lotto 2°; L. 200.000 per il lotto 11° e L. 1.000.000 per i restanti lotti. DEPOSITI PER CAUZIONE E SPESE: 25% del prezzo base da versarsi almeno tre giorni prima dell'incanto, mediante assegno circolare trasferibile intestato alla Cancellerìa Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Torino. VERSAMENTO DEL PREZZO entro giorni 40 dall'aggiudicazione. Atti relativi alla vendita consultabili in Cancelleria esecuzioni Immobiliari. il direttore di sezione Rosanna Poli mentisce né conferma, ma il passaggio del pacchetto da Gennari al Credit è Le possibili ripercussioni su Interbanca (che rimane sospesa dalla Borsa) da altri nuovi azionisti qualificati, sembra finalizzato a stabilizzaie l'assetto di controllo della Bna la cui debolezza ha alimentato rastrellamenti e tentativi di scalate. L'iniziativa di Rondelli verso la Bna, inoltre, ha un secondo obiettivo: quello di pacificare la situazione in Interbanca, annullando eventuali tentazioni prevaricatrici. Qualcuno nella Milano degli affari sostiene, infatti, che non è una semplice coincidenza il fatto che il Credit sia entrato in scena subito dopo l'acquisto del 40% di Interbanca da parte del finanziere Francesco Micheli. La Bna, infatti, guida il sindacato di controllo di Interbanca, ma la sua debolezza avrebbe potuto spingere qualche istituto a lasciare il patto, legandosi ad altri azionisti, magari lo stesso Micheli. Quest'ultimo, per la verità, ha dichiarato di «agire da solo» e di voler rispettare lo «spirito consortile» dell'istituto, ma è difficile pensare che un finanziere come Micheli, abituato a mosse rapide e decisioni repentine, possa restare troppo a lungo con una quota del 40% di Interbanca in mano, senza fare niente. Per martedi è prevista la riunione del consiglio di amministrazione di Finarte che dovrà deliberare l'aumento di capitale di 130 miliardi per coprire l'acquisto del pacchetto azionario. Il titolo Interbanca, nel frattempo, rimane sospeso dalle contrattazioni in Borsa. La Consob vuole «chiarimenti», ma a questo punto non si capisce chi li possa fornire. La bagarre su Bna e Interbanca, al di là degli sbocchi futuri, è comunque il sintomo delle grandi manovre che in questi mesi si stanno realizzando attorno a molte banche italiane, piccole e grandi. Ci sono operazioni importantissime già decise (fusione Nuovo Banco-Cattolica del Veneto, passaggio del Banco di S. Spirito alla Cassa di Roma) ed altre che si stanno delineando, come quella relativa alla «collaborazione» tra Imi e Banco di Roma. Quest'ultimo è, tra le banche d'interesse nazionale, l'istituto più debole, con difficoltà gestionali. Si torna a parlare, infine, di una nuova sistemazione dell'assetto azionario della Banca nazionale del lavoro, con un maggior coinvolgimento di Ina e Crediop. L'istituto di Nerio Nesi ha bisogno di un aumento di capitale di almeno 2000 miliardi. Rinaldo Gianola B Perl'ltaltel sono in vista maxicontratti in Asia SINGAPORE — Novità in vista per l'Italtel in Cina e in altri Paesi dell'Estremo Oriente. E' emerso durante la manifestazione Asia Telecom, in corso a Singapore. Sono entrate in dirittura d'arrivo, secondo il viceministro delle Telecomunicazioni cinese Xie Gaojue, le trattative tra l'azienda del gruppo Iri-Stet e le autorità di Pechino per un contratto del valore di alcune decine di milioni di dollari per l'ampliamento dello stabilimento inaugurato un anno fa a Chonqing, nella provincia di Secouan. A Soijazhuang (provincia di Hebei) dovrebbe prendere presto il via un progetto del valore di 30 miliardi di lire per la produzione di centrali telefoniche su licenza, mentre contatti sono in corso per alcune forniture destinate alla provincia di Liaoning. In Indonesia parteciperà alla gara per diventare il secondo fornitore nazionale, dopo la Siemens, nelle Filippine realizzerà un progetto per la rete di telecomunicazioni per l'isola di Mindanao. importanti ripercussioni sulla vicenda Interbanca. L'amministratore del Credit, con il via libera del presidente dell'Ili, Prodi, sta disegnando nei dettagli l'operazione sulla banca di Giovanni Auletta Armenise il quale, dopo aver testardamente ri¬ fiutato qualsiasi partnership in grado di risolvere i problemi di ricapitalizzazione, ora si trova con un azionista forte, deciso e soprattutto ben visto, se non addirittura sollecitato, dalla Banca d'Italia. L'ingresso del Credit, che potrebbe essere fiancheggiato