Tyson la belva morde ancora?

Tyson la belva morde ancora? Stanotte a Las Vegas difende il mondiale dei massimi contro Frank Bruno Tyson la belva morde ancora? Il match spiegherà quanto hanno pesato sul campione del mondo tutte le disavventure degli ultimi otto mesi Otto mesi fa Mike Tyson, l'implacabile picchiatore campione del mondo dei pesi massimi, impiegò appena 91 secondi, poco più di un minuto e mezzo, per liquidare l'ultimo dei suoi sfidanti, l'ex campione Michael Spinks. Da allora la tumultuosa vita del «Marciano nero» è stata turbata da mille vicende extrapugilistiche, le cui conseguenze, soprattutto psicologiche, è difficile valutare. Tyson, una macchina da pugni a suo agio solo sul ring ma psichicamente assai fragile nella vita privata, è passato attraverso un matrimonio sbagliato con l'attrice di colore Robin Givens. Prima di arrivare al divorzio, dieci giorni fa, proprio il giorno di San Valentino, Mike reso rabbioso dalla gelosia e dall'avidità di denaro della moglie e della suocera, ne ha combinate di tutti i colori: una rissa in strada con l'ex pugile Mitch Green (con una mano fratturata), un paio di macchine di lusso distrutte, un guaio giudiziario per molestie ad una ragazza, stravizi a gogò con un aumento di peso di oltre 15 kg un tentativo cìi suicidio, la conversione alla religione battista ed infine il taglio del «nodo» coniugale con la scomoda Robin. Ora ci si chiede, ma è più che altro un modo per dare un brivido di incertezza ad una sfida che sulla carta appare scontata, quali tracce possano aver lasciato sulla fragile psiche del campione del mondo questa serie di disavventure forse troppo grandi per un'anima semplice come lui. In altre parole, la «belva» Tyson, il selvaggio «rullo compressore» che ha finora travolto per ko 33 dei 35 avversari battuti, morde ancora come prima? Oppure le vicende umame in cui è stato coinvolto hanno contribuito ad ammorbidire la sua indole, annacquando le sue caratteristiche di spietato «King Kong»? Frank Bruno, l'ultima vittima scelta per Tyson, spera in questa seconda ipotesi. Il ventisettenne pugile britannico, un figlio di giamaicani nato a Londra, è solo un buon pugile, un peso massimo normale che, idolo del «boxing» inglese, ha saputo conquistarsi ampia ricchezza anche restando lontano dagli orizzonti mondiali. Nelle sole due occasioni in cui lo sculto¬ reo guardia destra britannico — un gigante di 192 centimetri — ha cercato di uscire dai limiti continentali, è stato duramente ridimensionato: ko alla decima ripresa contro James «Spaccaossa» Smith, ko all'undecimo round, poco più di due anni fa, contro Tim Whiterspoon, in un precedente tentativo mondiale. Frank Bruno, che ha dovuto pazientare parecchio prima di poter affrontare Tyson, a causa del rinvìi a ripetizione chiesti dal campione del mondo e dal suo «clan», è praticamente inattivo da quindici mesi, avendo sostenuto l'ultimo match il 25 ottobre 1987 contro il veterano Joe Bugner, liquidato facilmente In etto riprese. Ruggine sui muscoli in questo lungo periodo di inattività, oppure la possibilità di tonificarsi, di migliorarsi, curando soprattutto le pecche più evidenti della sua boxe brillante ed efficace, cioè una certa carenza di temperamento e la non eccelsa resistenza ai colpi? In ogni caso tutto dipende da Mike Tyson, se la «belva» azzanna ancora come prima, la lunga preparazione di Frank Bruno, il ricorso persino all'ipnotismo per trovare quelle risorse temperamentali che non ha mal avuto, non saranno servite a niente. E la maggioranza dei critici sono convinti che il rosario delle disavventure che gli sono piovute addosso anziché contribuire ad «addomesticare» il campione del mondo siano servite ad accentuare la sua rabbia, a concentrare la sua attenzione e le sue forze sull'unico scenario in cui si sente a suo agio, il ring con le mani racchiuse nei guantoni. Tyson avrà una borsa di 7 milioni di dollari, da dividere con la pletora di sanguisughe che gli girano attorno, lo sfidante avrà 4 milioni di dollari, circa cinque miliardi di lire. Ko scontato a parte, un buon motivo per tornare a Londra contento. Gianni Pigliata Lo sfidante | | llcampione 27 eta 22 104,300 peso 98,800 1,92 altezza 1,81 207,5 apertura braccia 177,5 115 torace normale 107,5 122,5 torace in espansione 112,5 45 bicipite 40 85 * vita 85 62,5 coscia 67,5 44,5 collo 49,5 35 pugno 32,5 34 cornbattlmeriti 35 32 vinti 35 0 pari 0 2 persi 6

Luoghi citati: Las Vegas, Londra