A 13 anni muore di freddo dopo la fuga di Enrico Leone

A13 anni muore di fredde dopo la fuga Ritrovato in un canale a Piacenza il corpo del ragazzo scappato un mese fa A13 anni muore di fredde dopo la fuga Forse è scivolato, ha battuto la testa ed è rimasto intontito - Ai genitori ha lasciato un biglietto incomprensibile • Pare che avesse abbandonato la famiglia perché gli proibì di andare in gita scolastica DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PIACENZA — Aveva tredici anni. E' morto, assiderato, a due chilometri da casa. Era scomparso un mese fa, e da allora lo cercavano senza sosta. Cristian Ruggeri, questo il nome del ragazzo, si era allontanato nel pomeriggio del 28 gennaio, lasciando l'abitazione di Gragnano Trebbiense, dove viveva con i genitori e la sorella gemella. Nei giorni successivi, i carabinieri e gli abitanti del paese l'avevano cercato continuamente, con l'aiuto di cani e anche degli elicotteri dei carabinieri. Di lui, però, nessuna traccia. Quando l'hanno trovato Cristian era disteso in un piccolo solco che divide due campi. Il corpo è stato scoperto da una donna che passeggiava con i suoi due setter. Da tempo non passava da quelle parti, e l'altro ieri i cani hanno incominciato ad abbaiare richiamando la sua attenzione. La salma era riversa nel piccolo canale, coperta da qualche foglia. Il ritrovamento ha destato profonda impressione. Gli abitanti seguivano dal primo giorno, con crescente ansia, le ricerche dal ragazzo, tanto che, ad un certo punto, erano state anche chiuse le scuole per consentire agli amici dello scomparso di collaborare alle battute. Cristian si era allontanato da casa senza un apparente motivo. Le ragioni della sua fuga non le aveva spiegate bene neppure in un biglietto lasciato ai genitori e trovato qualche tempo dopo. La sera della fuga aveva telefonato a due suoi compagni di scuola, un ragazzo ed una ragazza, annunciando il suo proposito di andarsene. Erano stati proprio gli amici a dare il primo allarme. Perché il povero Cristian era scappato? E' stata avanzata l'ipotesi che fosse rima¬ sto contrariato perché i genitori non gli avevano dato il permesso di partecipare ad una gita scolastica in Toscana. Il divieto non era causato dalla spesa: la famiglia non ha difficoltà economiche. Semplicemente ai genitori non piaceva che Cristian dormisse fuori casa. Li preoccupava anche il viaggio in pullman perché il ragazzo soffriva di mal d'auto. La madre, Concetta, casalinga, aveva escluso una fuga per ripicca, così come aveva fatto il padre, Giovanni, capomastro in una piccola impresa edile. L'attesa, per i genitori di Cristian, in queste settimane è stata straziante: i coniugi appettavano di giorno in giorno il ritorno del figlio. La sua camera era sempre pronta, con i poster di Madonna, Jovannotti e Sabrina Salerno. «Era appassionato di musica — ricorda piangendo la sorella Maria Grazia —. Frequentavamo insieme un corso di chitaira. Poi andava a nuotare, giocava con gli amici ed andava anche bene a scuola». La vicenda ha tenuto l'intero paese con il fiato sospeso. Le voci s'intrecciavano. Sembrava che Cristian apparisse dappertutto, in questo o in quel paese, anche fuori provincia. Tutti erano convinti che prima o poi sarebbe ricomparso e già si era programmato di accoglierlo con le campane a festa. E invece ci saranno solo i rintocchi funebri. Il ritrovamento del corpo ha acceso una ridda di ipotesi e di interrogativi. Perché non è stato visto prima? La risposta sta probabilmente nel fatto che si trovava lontano dai sentieri battuti, in mezzo ad una vasta distesa di campi che sembrano completamente deserti. Le poche foglie che lo ricoprivano erano sufficienti a nasconderlo. I primi esami necroscopici sembrano confermare la morte naturale, dovuta ad assideramento e avvenuta quasi sicuramente la notte stessa della fuga. Faceva molto freddo e sulla campagna gravava la nebbia. Cristian, che indossava jeans e giubbotto, si stava probabilmente dirigendo verso un capanno cost mito su un albero, che si trova non molto lontano dal punto in cui è stato trovato. Camminando nel buio, il ragazzo è caduto nel canaletto e forse è rimasto stordito: U gelo lo ha poi ucciso. Enrico Leone

Persone citate: Cristian Ruggeri, Maria Grazia, Sabrina Salerno

Luoghi citati: Gragnano Trebbiense, Piacenza, Toscana