Proposti all'Iveco i contratti a termine

Proposti all'Iveco i contratti a termine E' la prima volta in una grande azienda meccanica Proposti all'Iveco i contratti a termine I sindacati sono pronti a trattare, ma chiedono delle garanzie TORINO — I contratti a termine (ti assumo quando ho bisogno di manodopera, con l'intesa che ti lascio a casa quando la produzione cala) entrano per la prima volta in una grande azienda: la Iveco (autocarri e autobus) del Gruppo Fiat. La richiesta è stata avanzata ieri dal direttore delle relazioni industriali Iveco, Vittorio Omodei. I sindacati hanno dichiarato la disponibilità. L'azienda ha fretta, per cui gli incontri saranno ravvicinati: il 7 marzo ad Avellino per lo stabilimento autobus di Valle Ufita; il 15 marzo a Torino per gli autocarri dell'Iveco. L'iveco. che sta impegnando 1100 miliardi per la ristrutturazione, occupa oggi 19.500 persone, 2560 ir. più negli ultimi due anni. Oggi, come ha spiegato Omodei ai sindacati, ha due problemi. Per gli autobus prevede che nell'anno in corso la domanda crescerà di 350-400 unità a causa di tre fattori: stanziamenti residui da utilizzare; nuovi finanziamenti; richiesta aggiuntiva di autobus per il campionato mondiale di calcio. Si tratta di una -punta produttiva- che non si ripeterà nel futuro; anzi il taglio di 300 miliardi della finanziaria farà scendere in futuro l'acquisto di autobus: •Ogni cento miliardi in meno — ha detto Omodei — sono 200 veicoli in meno e 110 occupati in meno per la sola Iveco-. A Grottaminarda si prevede quindi che i contratti a termine, già dalla prossima primavera, saranno almeno 150. La flessibilità sarà ottenuta anche con lo straordinario e con il riassorbimento degli ultimi cassintegrati che sono una settantina. Per gli autocarri il discorso è diverso. L'iveco vende il 66 per cento della produzione all'estero e si è avvicinata molto al primato della Daimler-Benz. Il mercato degli autocarri però è difficilmente prevedibile perché dipende da parecchi fattori collegati alle politiche economiche dei vari Paesi. Per cui è decisiva la possibilità di fornire il prodotto subito, quando il mercato lo richiede. Occorre quindi una flessibilità strutturale (cioè per sempre e non una volta tanto come per gli autobus). -La rapidità — ha affermato Omodei — è la chiave del successo perciò abbiamo chiesto al sindacati di utilizzare i contralti a termine-. Non è ancora stato specificato il numero delle persone che saranno coinvolte. I coordinatori dell'auto nazionali (Tibaldi della Fiom, Inglisano della Firn e Contento della Uilm) hanno espresso giudizi positivi sia pure con la cautela deriv.wte dalle trattative che sono previste. •Im proposta è interessante — ha detto Tibaldi — ma ci potrebbero essere delle difficoltà se la Iveco ci disegnasse uno schema basato su straordinari, cassa integrazione e contratti a termine per gli autocarri-. Contento della Uilm ha detto: -/ contratti a termine sono uno strumento che la Uilm ha indicato da tempo per ridurre gli straordinari-. Infine Inglisano della Firn ha commentato: ■/ contratti a termine sono uno strumejito di flessibilità moderno. Staremo a vedere le intenzioni della Fiat: Sergio Devecchi

Persone citate: Contento, Inglisano, Omodei, Sergio Devecchi, Tibaldi, Vittorio Omodei

Luoghi citati: Avellino, Grottaminarda, Torino