«Chiuso il mercato estero non so dove vanno i rifiuti» di Gianni Bisio

«Chiuso il mercato estero non so dove vanno i rifiuti» L'accusa del commissario che coordina la bonifica della Zanoobia «Chiuso il mercato estero non so dove vanno i rifiuti» L'ammiraglio Francese: «Le aziende che esportavano residui dove li smaltiscono ora?» TORINO — -Dove finiscono, da sei-sette mesi a questa parte, i rifiuti industriali? Le fabbriche non si sono fermate, la produzione continua. E tutte quelle aziende che raccoglievano e mandavano all'estero, anche in Africa, scorie più o meno tossiche, adesso non lo fanno più. Nello stesso tempo, in Italia, impianti nuovi di smaltimento e riciclaggio non se ne sono fatti. E allora dove vanno a finire tutti quei rifiuti che Vindìistria continua a produrre? E' una domanda che rivolgo a tutti gli "ecologisti di complemento" nati con la Zanoobia>. Giuseppe Francese, ammiraglio e comandante del porto di Genova, commissario ad acla nominato per risolvere il problema, è venuto a Torino per riferire all'assessore all'Ecologia, Elettra Cernetti, che 2233 dei 10.800 fusti del carico sono stati smaltiti dalla Servizi Industriali di Orbassano. Da uomo di mare si è dovuto trasformare in un esperto in riciclaggi e trattamenti chimici. Ma è indignato dalla •prevenzione- e dalla 'diffidenza cronica» di quelli che chiama 'ecologisti di complemento-. Osserva: "Fra due anni scopriremo che tutta questa stretta di freni ci ha portato i rifiuti fino alla gola, se non fino alla bocca-. Sulla diffidenza dice: -Ci sono una Usi ed un servizio ambiente della Provincia che hanno fatto il loro dovere a Orbassano. E il lavoro è finito. Intanto però si stanno perdendo tempo e soldi: io ho un cantiere a Genova, che, secon¬ do le previsioni, avrei potuto smontare per Natale. Invece continua ad essere in piedi. La storia dell'Ecolinea di Leinì ha fatto scuola: un impianto che poteva servire è stato bloccato non si sa bene per quale ragione-. E così gli 8500 fusti rimasti a Genova non trovano ancora una collocazione: "Ormai — spiega l'ammiraglio — ho il tocco della Medusa. Ho sfiorato l'Ecolinca e l'Ecolinea ha chiuso, è diventata uno stoccaggio e basta. Adesso ho una certa remora a parlare col titolare di una ditta, con questi presupposti: c'è il rischio che si blocchi tutto. Anche con la Servizi Industriali abbiamo fatto un affare in perdila: solo l'inutile monitoraggio dell'a¬ ria costa 600 milioni, contro i 200 dello smaltimento-. L'ammiraglio Francese s'indigna quando il discorso cade sui sospetti e sulle critiche avanzate da) Comitato tecnico scientifico al lavoro fatto alla Servizi Industriali: "Questo comitato si è dimostrato inutile, perché l'Usi ha lavorato splendidamente: in due mesi ha fatto una sessantina di controlli. Lasciamo in pace le istituzioni che sanno lavorare e operano bene: la Provincia e l'Usi sono in grado di controllare la situazione-. -Se si vogliono inventare i comitati "ultra legem " — aggiunge — si inventino pure. Putroppo però abbiamo visto solo molta prevenzione. E i membri sono lutti "largati". Non solo: se certe prevenzioni sono giustificate a livello di uomo della strada, non mi sembrano altrettanto plausibili quando ad averle è un professore universitario-. -Quando si fanno certi discorsi, secondo me c'è una targa dietro. Siccome io targhe non ce n'ho, e non ho paura, parlo a ruota libera: ho un verbale di questo Comitato che grida vendetta, una cosa veramente indegna. Hanno scritto che non va bene come si è fatto perché è la Castalia a eseguire le verifiche sull'aria. Ma c'è la Usi che le controlla- se vogliono le rifacciano. La sfiducia istituzionalizzata è imitile-. E adesso? 'La Zanoobia costerà la metà delle altre navi. Il treno di rifiuti della Karin B, da Livorno all'Emilia, sembrava quello di "Cassandra Crossing". Si è ecceduto: abbiamo trovato in un bidone l'equivalente di una lancetta di orologio di radioattività e l'abbiamo mandato a Ispra per sapere quale era l'isotopo. Era il filtro di un condizionatore d'aria con le polveri di Cernobil. Niente di tremendo: ma quanto è costato quel fusto?-. 'Come cittadino — conclude l'ammiraglio Francese — credo che dobbiamo facilitare la costituzione e lo sviluppo di nuove aziende serie per lo smaltimento dei rifiuti. E' molto meglio avere davanti a casa un'azienda che ci elimina un problema, piuttosto che vedere un po' più lontano le forre piene di veleni-. Gianni Bisio

Persone citate: Elettra Cernetti, Francese, Giuseppe Francese