Cresce la febbre dei rincari di Stefano Lepri

Cresce la febbre dei rincari Aumentano i prezzi di latte, zucchero e gasolio per autotrazione Cresce la febbre dei rincari Gli automobilisti pagheranno 12 lire in più il litro - Resta invariato il costo della super e del gasolio per riscaldamento Giallo su una proposta (smentita) di Donat-Cattin: congelare i Bot ROMA — Invece di tagliare la spesa, consolidare per due anni il debito pubblico: questa proposta dirompente, capace di spargere il panico sui mercati finanziari e nelle case di centinaia di migliaia di risparmiatori, il ministro della Sanità Carlo Donat-Cattin nega in ogni modo di averla avanzata. -Rubare il mestiere al ministro del Tesoro? No davvero- esclama. Ma se la voce è falsa, come ha fatto a nascere? E perché, se si tratta di una falsità, chi l'ha diffusa dovrebbe correre un rischio cosi grosso? A mettere in bocca al ministro della Sanità la proposta di congelare la montagna del debito pubblico è la più anziana e nota delle "veline» di informazione parlamentare. •Secondo Donat-Cattin — vi si legge — si potrebbe pensare a un blocco per un paio di anni delle nuove emissioni dei titoli di Stato, limitandosi a pagare solo gli interessi'. Il linguaggio è impreciso ma il senso è chiaro. La vita di tutti i titoli pubblici verrebbe prolungata a forza. Chi ha acquistato un Bot a sei mesi, se lo dovrebbe tenere per due anni e rotti. Provvedimenti del genere sono stati presi solo durante le guerre. L'ipotesi ogni tanto è venuta a galla, in ambienti politici. Ma i governi l'hanno sempre respinta come una follia. -E dopo, con che faccia ci si presenterebbe ai risparmiatori?- è solito re¬ plicare Giuliano Amato. La smentita uscita a sera dal ministero della Sanità è recisa e formale. Donat-Cattin non ha mai "proposto blocchi od altre azioni concernenti i titoli di Stato-; nel Consiglio dei ministri -tale materia non è mai stata né proposta all'esame né discussa-. Per l'appunto, poco prima che la voce si diffondesse il Tesoro aveva tirato un sospiro di sollievo per il buon esito di una grossa asta di Bot. n giallo del consolidamento non facilita la ripresa dell'attività di governo. Se davvero ci fosse qualcuno che pensa a provwedimenti di economia di guerra pur di evitare i tagli alla spesa, si ispessirebbe ancora la -coltre di dubbi- che il pri vede gravare su Palazzo Chigi. La pausa imposta dal congresso de (-paralisi- la chiama anzi il pli) è finita, ma la questione dei tagli non sarà affrontata subito. Occorre prima salvare dal naufragio la manovra economica prevista dalla Finanziaria '89 e non ancora realizzata. Martedì prossimo, Ciriaco De Mita presiederà a Palazzo Chigi una riunione di ministri economici (non è esclusa la convocazione di un formale Consiglio di gabinetto). Si parlerà non dei tagli, ma del rinnovo dei decreti di Capodanno che scadono. Il decretone fiscale è rimasto incagliato alla Camera per il litigioso strascico dell'accordo governo-sindacati; i decreti per frenare la spesa si sono imbattuti in vari ostacoli. A chiedere di procedere in due tempi era stato Amato, assai scettico sulla possibilità di prendere decisioni rapide sui tagli. -Io ho un problema pregiudiziale — conferma il ministro del Tesoro — che consiste nel portare a casa il minimo vitale per il Tesoro nell'89. E' il minimo; non basta, però devo portare a casa almeno quello-. Quel minimo forse non riuscirà nemmeno a fermare il deficit '89 a 130.000 miliardi, dato il costo crescente degli interessi sul debito; e già occorrerà rinsaldare le file della maggioranza perché il Parlamento lo approvi. Soltanto su questa base, secondo Amato, si potrà -avviare una nuova fase- di interventi sulla spesa. Del documento sui tagli alla spesa pubblica la riunione di martedi si occuperà di sfuggita. Dopo il congresso de, il peso di quel documento si è molto ridotto. Tutti i ministri (tranne Donat-Cattin) dichiarano che i tagli sono necessari. Ma si prospetta un lungo travaglio dal quale le proposte degli esperti usciranno modificate. Stefano Lepri

Persone citate: Carlo Donat-cattin, Ciriaco De Mita, Donat-cattin, Giuliano Amato, Sanità Carlo

Luoghi citati: Roma