Rognoni ripescato Fiori escluso

Rognoni ripescato, Fiori escluso Come cambia la mappa del potere de nel nuovo consiglio nazionale Rognoni ripescato, Fiori escluso L'esponente della sinistra rientra solo grazie alle dimissioni dei big della sinistra, come De Mita e Martinazzo, li, membri di diritto - Nel Grande Centro arrivano i nuovi «colonnelli» di Forlani: Casini, Lega, Bernini ROMA — Buon successo del Grande Centro, che riesce a battere la sinistra, con 60 membri contro 56; rafforzamento degli andreottiani, con due seggi in più (28); equilibri inalterati per Forze Nuove (12) e in lieve calo per i fanfaniani (da sei a quattro) . E' questo il risultato politico delle elezioni per i 180 posti del «parlamentino» de. Nel consiglio nazionale entrano i 160 membri già previsti, per metà deputati o senatori e per metà non parlamentari, più venti donne aggiunte all'ultimo momento. Nella notte che ha concluso il congresso col voto dei 1300 delegati non sono mancate le esclusioni clamorose, come quella, nella lista della sinistra, di Virginio Rognoni: collocato al trentaduesimo posto (non c'erano preferenze, ma indicazioni bloccate), i delegati hanno fermato a 28 i posti assegnati alla corrente del segretario uscente. Rognoni è stato comunque «ripescato», poiché De Mita, Goria, Mancino e Martinazzoli sono membri di diritto del consiglio nazionale. Fra gli illustri esclusi anche l'andreottiano Publio Fiori e i deputati Prada e Mongello, del Grande Centro. Fin da ieri mattina si sono intrecciate le prime polemiche, n vicepresidente della Camera Gerardo Bianco (Forze nuove) ha già coniato uno slogan: "Forlani, guardati dalle correnti» e ha aggiunto: "Ci sono già sintomi preoccupanti di un ritorno al correntismo più deteriore ed esasperato». Se si scorrono i nomi dei nuovi membri del consiglio nazionale, si ha un'idea di come si è assestata la mappa delle correnti Azione popolare. Ha avuto il 37 per cento dei consensi. Dopo i due «big» Scotti e Gava, ecco i ministri Prandini, Gaspari e Lattanzio; Malfatti, Scalfaro e Darida; infine i nuovi acquisti: il giovane Ferdinando Casiiù, da Bologna, il torinese Silvio Lega, il veneto Carlo Bernini. Sinistra. Con il 35"7r dei voti è ormai al secondo posto, con De Mita, Bodrato. Martinazzoli, Mancino, Goria, Andreatta, Mannino, Mattarella, Zamberlelti. Mastella e i colonnelli Marcello Pagani, Bruno Tabacci, Adriano Biasutti. Ci sono anche il fratello del presidente del Consiglio, Enrico De Mita e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Andreottiani. Hanno il 17,8% dei voti; accanto a Evangelisti, Lima e Cristofori, sono arrivati i nuovi amici Paole Cirino Pomicino e Vittorio Sbardella Forze nuove. Dietro Carlo Donat-Cattin, ci sono (con il 17c) Sandro Fontana, Leccisi, Gerardo Bianco. Nuove cronache. Ridotta al 3,3 per cento dei consensi, la pattuglia dei fanfaniani piazza Orsini e Cursi, oltre al ministro del Bilancio. r. i. SINISTRA 35% De Mita, Bodrato Martinazzoli NUOVE CRONACHE 3,2% Fanfani IL NUOVO CONSIGLIO NAZIONALE DC

Luoghi citati: Bologna, Lima, Roma