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Tra i fiori di San Romolo il Trio e la volta celeste PUNTI DI SVISTA Tra i fiori di San Romolo il Trio e la volta celeste SANREMO — Canzoni tante. Sul palco fiori pochi. E che fiori: un po' di gerbere, di gigli, sparuti garofani. Qualcuno si lamenta: con tutte le rose, le mimose che ci sono... Bisogna rispondere che il cattivo esempio lo danno proprio le canzoni venute a Sanremo. Leggendo i testi c'è un «Bel man» dorlo in fiore» di Gigliola Cinquetti. Poi, senza specificare, ci sono «/ finri situo già siringhe» di Albano e Romina Power, il «Proprio inumilo nasce un fiore perché iniettarsi morte» di Enzo Jannacci, i! -Fiore a primavera» di Jo Chiarello e. ma dubito che valga, la ■ Gitami con la ponila a fiori» di Gitano. E" che i garofani, come fiori, stanno scomparendo, li sta falcidiando il l'ungo Fusarium e l'eccessivo costo del lavoro. E poi oggi «li fanno» in Spagna gli olandesi e uli arabi. Si colti¬ vano anche in Colombia. Costa meno importarli. La gerbera è un vecchio fiore locale. Lo piantavano già prima della guerra. Il meno locale è l'orse il giglio. Ma se i fiori non straripano dal palco, basta affacciarsi su piazza Garibaldi, dove già da mezzanotte le ceste s'ammucchiano per un mercato che contratta e vende in piena none e va avanti, fra le 5 e le 6. tra Tir di Germania. Svezia. Belgio, veloci camion dal Nord Italia, per combattere l'arrivo aggressivo dei «fiori del Sud e fiori stranieri». Ci vorrebbero dieci Festival al giorno per creare un caos paragonabile a quello che «i contadini dei fiori» danno ogni mattina agli abitanti di Sanremo, in attesa del nuovo mercato di Valle Arnica. -Lo aspettiamo — dice un giovane floricoltore. Mario Bagnasco — come un segno di mentalità nuova nel concepire la vendita e la diffusione dei nostri fiori. Che non sia solo un modo per toglierci dai piedi». Fiori, di tutte le qualità e i colori, il trio Solenghi. Marchesini, Lopez, dovranno offrirli, prendendoli dal palco e dal mercato a San Romolo, ex eremita protettore della romana Villa Matuziana. nella chiesa di San Siro. Se non vogliono finire rinchiusi nella sua grolla, la Bauma, e vederselo comparire, come già fece contro Goti. Longobardi. Saraceni, con la spada fiammeggiante. Ma al Trio si suggerisce anche la lettura del capitolo dedicato alla bestcmrria. nel volume, affascinante di Breviario mediterraneo di Predrag Matvejcvic, che attribuisce il condannabile e irrefrenabile impulso -alla vicinanza della volta celeste». Nico Orengo