Prost polemizza con Lauda «Non valgo meno di Senna» di Cristiano Chiavegato

Prost polemizza con Lauda «Non valgo meno di Senna» FORMULA 1 Il francese in vacanza a Sestriere Prost polemizza con Lauda «Non valgo meno di Senna» «Nell'88 a lui è andato tutto bene» - «Quest'anno debbo vincere subito» DAL NOSTRO INVIATO SESTRIERE — Alain Prost ama le tradizoni. E' per questo motivo che non ha voluto mancare all'appuntamento con la ^Settimana della FI» a Sestriere. E poi gli piace sciare, è uno sportivo vero stamane sarà fra i protagonisti del gigante valido per il "Grand Prix- dei piloti sulla pista dell'Alpette. Con lui parliamo del prossimo campionato. Niki Lauda era stato piuttosto -cattivo», la scorsa settimana, dopo il suo incontro a Milano con gli uomini della Ferrari, nel formulare i suoi pronostici per il mondiale 1989 della F. 1. -La McLaren — aveva detto, in sintesi, l'austriaco — dominerà come lo scorso anno, forse in misura ancora maggiore. Il titolo 7ion sfuggirà ad Ayrton Senna, che è il migliore». Una previsione abbastanza facile, per quanto riguarda le possibilità del team inglese. Ma perché escludere la probabilità di una rivincita di Prost, ancora uno dei piloti più veloci ed esperti? Giriamo la domanda all'interessato, che venerdì compirà 34 anni. -Se non avessi l'intenzione di battermi per il mondiale — risponde — non comince¬ rei neppure. Senna è fortissimo e ha acquisito una notevole esperienza. Ma non credo di essergli inferiore. Nel 1988 so7io incappato in alcune prove sfortunate, come quella di Silverstone dove a causa della pioggia e di altri problemi mi qualificai male, compromettendo la gara già in partenza. A lui, invece, è andato quasi tutto bene. Almeno nei momenti decisivi. Senza essere accompagnati da una buona sorte non si vince. Ora pero tutto è dimenticato. Sono tranquillo, rilassalo, pronto alla battaglia. Corro per la McLaren, il team più forte, e vorrei giocare bene tutte le carte a disposizione». Si dice da tempo che Prost abbia programmi ambiziosi per il futuro. Si parla di un suo progetto per diventare costruttore di vetture in proprio e si sussurra che si sia già associato a John Barnard fi' quale avrebbe già affittato un capannone in Inghilterra, nei pressi di Guildford). Sono soltanti voci: ma si sa che in questi casi le indiscrezioni non nascono mai dal nulla. Prost, tuttavia, non ammette simili ipotesi. Si nasconde dietro un eventuale programma da grandeur tutto francese: -Non ho ancora stabilito cosa potrò fare quando e se lascerò la McLaren. In ogni caso aesidero rimanere in F. 1. non guiderò delle vetture sport come hanno fatto molli miei colleghi al termine della carriera. Mi piacerebbe chiudere in una squadra nazionale, tutta nazionale, telaio, progettisti, motore». Renault. Peugeot'1 E' possibile. Certo Prost non si vuole scoprire, anche perché la sua situazione in seno alla McLaren non è favorevole. Michele Alboreto ha affermato recentemente di sapere che Gerhard Berser avrebbe già firmato per un'altra scuderia (McLaren ?) e lascerebbe la Ferrari a fine stagione-. L'austriaco attendere qualche gara prima di prendere una decisione definitiva. Non è uno stupido: se le vetture della scuderia di M?.ranello dovessero diventare competitive, potrebbe cambiare idea. L'unica cosa certa, conoscendo Ron Dennis. manager della McLaren, e le ambizioni della Honda, è che dei programmi precisi sono già stati stilati e che Prost potrebbe non farne parte. Il che significherebbe correre già quest'anno in subordine rispetto a Senna. «7o — conclude Prost — ho comunque degli obiettivi da centrare. Sono a quota 35 vittorie e intendo incrementare il mio bottino. Poi si vedrà per il titolo. Ma debbo cercare di vincere subito, per mettere, come si dice, i punti sulle i. Ragion per cui sarà importantissima la prima gara a Rio de Janeiro, proprio a casa di Ayrton». La sfida è lanciata, gli avversari, anzi il rivale numero 1, il campione del mondo brasiliano, è avvertito. Prost, più combattivo che mai, non ha nessuna intenzione di inchinarsi reverente davanti al compagno di squadra. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Alpette, Inghilterra, Milano, Rio De Janeiro, Sestriere, Silverstone