«Sacchi è della Juve »

«Sacchi è della Juve » Alto tradimento o alibi per giustificare l'esonero? «Sacchi è della Juve » Secondo fonti milaniste il tecnico si sarebbe accordato con il club bianconero che però vanta un contratto biennale con Zoff - In rialzo le azioni di Beenhakker MILANO — E' Arrigo Sacchi l'allenatore della Juventus per la prossima stagione oppure si tratta di una «notizia» messa in giro dall'organizzazione rossonera per crearsi un alibi e liquidare il tecnico inviso a Berlusconi? La scelta, dicevano a Milano, è stata fatta dall'alto e Boniperti dovrà adeguarsi anche se Zoff ha un contratto valido ancóra per una stagione (e la Juventus ha sempre rispettato gli accordi). Berlusconi, che ieri sera si è incontrato con Sacchi (fumata grigia: 'Non sono un presidente tentenna, ma non ho ancora le ideee chiare: vedremo dopo Brema», ha detto Berlusconi) avrebbe saputo da vie traverse dell'avvenuto accordo e vorrebbe che il tecnico sciogliesse il contratto e se ne andasse. In questo caso la squadra passerebbe sotto le cure di Fabio Capello, anche se s'avvicina la Coppa Campioni con la trasferta di Brema. Poi a fine stagione verrà scelto un nome più illustre, forse anche uno straniero come l'olandese Beenhakker, 47 anni, l'allenatore del Real Madrid che piace anche a Giovanni Agnelli. Berlusconi in questi giorni si è dato molto da fare. Ha telefonato da St. Moritz ad un paio di giornalisti esponendo i propri punti di vista. Nel frattempo i suoi collaboratori hanno ceicato di «depistare»: notizie approssimative, smentite, p "sino Confalonieri, uno che è sempre molto chiaro, ora professa la sua ammirazione per il tecnico, smentendo in pratica di essersi schierato contro di lui nella riunione di venerdì. La settimana scorsa, stando agli esperti di vicende berIusconiane, il presidente si sarebbe incontrato con 1 4 capi dei gruppi ultras rossoneri: avrebbe loro chiesto di non appoggiare ulteriormente Sacchi, 'l'allenatore dello scudetto». Così gridano nei loro slogan dimenticando che lo scudetto lo devono soprattutto a Berlusconi. A questo punto, ci si può chiedere se qualcuno sta cercando di mettere in cattiva luce la figura di Sacchi, per potere così operare in modo indolore il suo esonero, se non la sollecitazione delle dimissioni, oppure se Berlusconi ha effettivamente col¬ pito nel segno. Oltre ai meriti, Sacchi ha colpe indiscutibili: ha rifiutato giocatori come Berti e Marocchi, ha fatto parcheggiare altrove Borgonovo, Massaro, Borghi pur di avere Rijkaard che è bello da vedersi, utilissimo, ma alla distanza ci si accorge che non fa la differenza. Berlusconi non può mandarlo via, può soltanto fargli capire che a fine campionato il contratto non verrà rinnovato. Col «rischio» che Sacchi vinca la Coppa Campioni e se ne vada accompagnato dalle note trionfali dell'Aida, la sua opera preferita. Dunque, l'ipotesi di Sacchi alla Juventus farebbe parte di una strategia del Milan. Altrimenti non si spiegherebbe la buona volontà di personaggi che solitamente non rivelano neppure la data di nascita nel divulgare la notizia o pseudo tale dell'avvenuto accordo fra la Juventus e il tecnico. Nella fase del non-calciomercato, che spesso è più attiva di quella ufficiale, se ne sono viste di mille colori: questa del falso Sacchi juventino sarebbe una novità assoluta, forse rimediata da qualche vecchia pellicola. L'unica verità spetta dunque a Berlusconi. Se vuole confermare Sacchi gli rinnova il contratto, dandogli il miliardo invocato dal tecnico (Bianchi al Napoli guadagna 900 milioni netti, qualcosa di più Trapattoni all'Inter) ; se invece ha le prove del «tradimento», allora non deve ricorrere a sotterfugi. Ha licenziato Pippo Baudo, ha ingaggiato Ferrara, non avrà paura a liquidare Sacchi. A meno di ulteriori colpi di scena, visto che ora l'Arrigo di Fusignano è sul mercato. Sacchi ha un accordo col Genoa, lo fece l'anno scorso a metà campionato, quando i suoi rapporti con Berlusconi erano in crisi (coincidenza) e Sogliono, allora rossoblu, lo convinse ad una stretta di mano con Spinelli. Ha un mezzo impegno con la Fiorentina: nella città toscana gli stanno tirando la volata, lo vogliono in viola al posto cii Eriksson, Righetti e Previdi sono disponibili sempre che la traccia bianconera (confermata la settimana scorsa da diversi operatori di mercato) sia fantacalcio dei registi rossoneri. Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Ferrara, Fusignano, Madrid, Milano