Timmermann fa l'esame del peso ad Andrei di Giorgio Barberis

Timmermann fa l'esame del peso ad Andrei ATLETICA Stasera al Palavela di Torino triangolare indoor fra Italia, Ddr e Jugoslavia Timmermann fa l'esame del peso ad Andrei L'incontro servirà per definire la squadra azzurra in vista dei Mondiali (3-5 marzo) - Laurent Ottoz, figlio d'arte, in Nazionale a Budapest se batterà Tozzi TORINO — Ultimi fuochi per l'atletica azzurra con il triangolare che stasera oppone, su pista e pedane del Palavela torinese, l'Italia a Ddr e Jugoslavia. Per molti si tratta dell'ultimo appuntamento della breve stagione al coperto, ma per qualcuno rappresenta anche l'occasione per ottenere In extremis un posto nella squadra (non più di una quindicina di persone) che parteciperà ai mondiali di Budapest (3-5 marzo). Senz'altro la verifica più interessante attende Alessandro Andrei, all'esordio stagionale, in quanto una banale caduta scendendo le scale gli è costata una distorsione al polso destro che lo ha bloccato per più giorni. Adesso il toscano è guarito e desideroso di tornare in pedana per sapere se valga la pena intraprendere la trasferta in Ungheria: i test in allenamento forniscono parametri soddisfacenti, ma il clima agonistico è indubbiamente un'altra cosa. Tanto più perché stasera in pedana la Gei-mania Orientale presenterà Ulf Timmermann, primo uomo lo scorso anno ad aver lanciato il peso oltre i 23 metri e poi campione olimpico a Seul, nonché vincitore sabato scorso del titolo europeo al coperto. Uomo riservato, Andrei non fa promesse su quale potrà essere l'esito della sfida. « Timmermann — dice—è in gran forma e lo ha dimostrato con una serie eccellente di gare. Purtroppo non ho potuto incontrarlo agli Europei, però di questi tempi credo sia difficilmente battibile. E d'altronde la gara a me serve per verificare certe sensazioni, tanto più stimolate dalla sua presenza. Ma a batterlo, per ora, non ci penso». L'obbiettivo ragionevole per l'azzurro è mostrare buo¬ na sicurezza oltre i 20 metri, una misura che gli garantirebbe comunque un buon piazzamento nella gara iridata dove, a dividere il pronostico con Timmermann, sarà lo statunitense Barnes. Assenti molti degli azzurri che andranno a Budapest (anche la Ddr ha operato una scelta in tal senso, a conferma che pure gli atleti dell'Est non sono dei robot sempre pronti a gareggiare, mentre la Jugoslavia non dispone attualmente di grossi nomi), se per Andrei la gara di Torino può essere comunque una formalità (nessuno mette in dubbio la sua partecipazione ai Mondiali, a meno che non sia Alessandro stesso a decidere il contrario) per altri stasera sarà un vero e proprio esame senza appello. Così, con cuore giustamente trepidante, papà Eddy Ottoz seguirà il diciannovenne figlio Laurent, alla sua prima maglia azzurra assoluta. Se dovesse battere Tozzi, ipotecherebbe il posto a Budapest, essendo ragionevole offrirgli l'occasione di fare esperienza in una grande manifestazione e al tempo stesso premiare i suoi costanti progressi di quest'inverno. Anche Floris e Catalano si giocano probabilmente un posto (a meno che entrambi non scendano sotto i 21") sui 200 mentre Viali, che correrà gli 800, potrebbe ottenere la convocazione proprio per questa gara dopo che a L'Aia ha disputato i 1500 mostrando però scarso recupero tra batteria e finale. Infine l'asta: scivolati in Olanda (entrambi si sono arenati contro i 5,40) Andreini e Brichese possono rilanciare la propria candidatura soltanto con il nuovo record italiano (attualmente è 5,50) che da tempo inseguono, riuscendo al massimo a eguagliarlo. Giorgio Barberis