Da Pesaola a Filippo Galli ecco gli infortuni più gravi

Da Pesaola a Filippo Galli ecco gli infortuni più gravi Da Pesaola a Filippo Galli ecco gli infortuni più gravi Questi i più gravi infortuni nel calcio del dopoguerra 1950: Pesaola, frattura della tibia su intervento di Gimona, squalificato per 11 giornate, (Roma-Palermo) 1955: Vidal, frattura della gamba (Torino-Fiorentina) 1965: Mora, frattura della gamba sinistra in uno scontro con il portiere Spalazzi (Bologna-Milan) 1967: Riva, frattura perone (Italia-Portogallo) 1968: Amarildo, frattura ginocchio (Spal-Fiorentina) 1970: Riva, frattura perone su intervento dell'austriaco Hoff (Austria-Italia) 1973: Liguori, frattura di una gamba in uno scontro con Benetti, carriera compromessa (Bologna-Milan) 1974 e 75: Corso, tre fratture di seguito alla tibia: nelle file del Genoa, in quelle della Roma e in Lussemburgo-Italia con frattura del ginocchio 1979: Vannini, frattura di una gamba in uno scontro con Fedele (Perugia-Inter) 1979: Paolo Rossi, distorsione del ginocchio destro (Dukla Praga-Lanerossi) 1981-83: Ancelotti, rottura dei legamenti, 2 campionati compromessi 1981-84: Antognoni, frattura di tibia e perone, scontro con Luca Pellegrini e poi frattura alla testa, scontro con Martina (dodici mesi di assenza) 1982: Virdis, rottura legamenti, 5 mesi fuori dall'Udinese 1984: Baggio, rottura dei legamenti, 2 anni di inattività 1986: Antognoni, scontro con il portiere Martina, trauma cranico, 6 mesi di inattività 1987: Nela, frattura della gamba, 10 mesi di assenza. 1987: Van Basten, 6 mesi assente, infortunio alla caviglia. 1988: F. Galli, 6 mesi di forfait per l'operazione al ginocchio destro con successiva ricaduta.

Luoghi citati: Bologna, Italia, Palermo, Portogallo, Roma, Torino