Un anno e mezzo senza Zago di Franco Badolato

Un cmno e meno senio Iago Carriera interrotta per l'emergente giovane del Torino Un cmno e meno senio Iago Gravissimo l'infortunio di Genova: lacerati entrambi i legamenti crociati del ginocchio destro, lesa la capsula - Dopo lo scontro con Victor era ricaduto privo di sensi - Cravero: «Ci salveremo per lui» TORINO — Perso al calcio per un anno e mezzo. Questo il pesante verdetto che s'è abbattuto su Alvise Zago e su un Torino che sta vivendo i giorni più difficili della sua storia recente e davvero non aveva bisogno di una pugnalata della sorte. Il centrocampista, infortunatosi a Genova nello scontro fortuito con Victor, ha riportato la rottura dei legamenti crociati, sia l'anteriore che il posteriore, del ginocchio destro. L'esame in narcosi totale compiuto ieri dal prof. Antonio Solini, primario del reparto di ortopedia e traumatologia delle Molinette, ha evidenziato anche la lesione della capsula posteriore e del compartimento esterno del ginocchio, •Non ricordo un incidente così, un infortunio raro nel calcio, più tipico del football americano, è come se gli fosse passato sopra un Tir» ha mormorato il dottor Campini, medico sociale, che ha avuto il compito di informare Sala e la squadra in ritiro ad Asti. Oggi Zago lascerà l'ospedale per fare ritorno a casa. Entro una settimana, dieci giorni, è previsto l'intervento chirurgico. Ma i sanitari del Torino sono cauti: -Cercheremo conforto in altre diagnosi, se è possibile, tenteremo di avere altri pareri sui tempi e sui modi dell'operazione che in sé non è problematica, ma diventa delicata tenendo conto dell'attività del soggetto. Bisognerà anche valutare se ricostruire i legamenti o applicarne di artificiali" commenta il dott. Campini. Solo in virtù della giovane età (compirà 20 anni il prossimo 20 agosto) Zago non corre rischi per la carriera. Ma i tempi di recupero si annunciano lunghissimi. Dopo l'operazione sei mesi di completa inattività, quindi la rieducazione e infine, non prima di un anno, la ripresa degli allenamenti. Considerato che la stagione '89-90 si chiude ad aprile, Zago perderà questo campionato e tutto il prossimo. Le immagini televisive avevano fatto solo sospettare la gravità dell'infortunio e la sola vittima era sembrato Victor. Un particolare fa capire perché Zago si è in pratica ritrovato con un ginocchio a pezzi. Nello scontro con Victor ha perso conoscenza ed è ricaduto privo di sensi, con tutti i suoi 70 kg sul ginocchio destro. Per questo l'arto s'è piegato innaturalmente all'indietro: Zago non è stato in grado di attutire i danni della caduta. Solo il dolore l'ha risvegliato accanto a Victor svenuto. 'In campo — ricorda Cravero — non ci siamo resi immediatamente conto del tipo di infortunio che aveva subito. Pensavamo che pure lui fosse rimasto intontito per la testata. Poi, quando ha cominciato a toccarsi il ginocchio, abbiamo realizzato. Ma solo la sera, vedendo le immagini in tv, ci siamo accorti di quella gamba in posizione innaturale». Ancora il capitano: 'Quando Campini ci ha annunciato l'esito degli esami ci siamo guardati tutti a lungo, in silenzio. Lui adesso non lotterà più con noi, per qualche tempo deve lottare per qualcosa di più importante. Deve pensare a guarire, restare tranquillo. Ma sappia che noi ci impegneremo anche per lui, il più bel regalo che possiamo fargli è la salvezza». Claudio Sala ha avuto poche, chiare parole di sconforto: «£' una grossa perdita, non ci voleva in questo momento così delicato del nostro campionato. Proprio lui stava diventando sempre più il punto di riferimento per la squadra a centrocampo e in attacco». Alvise Zago, di Rivoli, approdato alle giovanili granata otto anni fa su indicazione di un allenatore di formazioni dilettanti, Floresta, ha esordito in A quest'anno, alla prima giornata di campionato, dopo sette partite in Coppa Italia. Vatta, tecnico della Primavera, era sicuro della sua esplosione: «Ha imparato a giocare a tutto campo ma non ha perso le doti di realizzatore, presto segnerà tanti gol». E Zago non ha impiegato molto a diventare una pedina insostituibile del Torino. Radice prima e Sala dopo l'hanno utilizzato con tutte le maglie del fronte d'attacco, dal 7 all'i 1. Un giocatore completo, selezionato due volte da Maldini per l'Under 21. Diciassette partite (ha saltato per squalifica solo il match di San Siro con l'Inter) e due reti: al Verona, gol del pareggio, poi a Genova, pochi istanti prima dell'Impatto con Victor e con il campo di Marassi che ne ha spezzato per ora la carriera. Franco Badolato

Luoghi citati: Asti, Genova, Italia, Rivoli, Torino