Un monito alle società svizzere «Dovete aprire agli stranieri»

Un monito alle società svizzere «Dovete aprire agli stranieri» Lo dice Lusser, presidente della Banca nazionale elvetica Un monito alle società svizzere «Dovete aprire agli stranieri» In vista del '93 la Confederazione prepara la riforma della Borsa - Polemiche sul protezionismo di Berna FINANCIAL TIMES ZURIGO — Le società svizzere devono essere più disponibili ad operare fusioni ed acquisizioni. Lo dice Markus Lusser, presidente della Banca Nazionale Svizzera (Bns). Secondo Lusser le aziende elvetiche non possono pensare di praticare in eterno una politica di acquisizioni ostili nei Paesi esteri ed utilizzare allo stesso tempo le loro norme nazionali per proteggersi dai takeover a meno che non vogliano affrontare «delle rappresaglie, specialmente da parte della Comunità europea-. Anche altri fattori — la maggiore concorrenza tra i mercati o il bisogno di capitali — costringeranno le società svizzere a modificare la loro struttura borsistica a tre livelli, in cui si distinguono azioni al portatore, nominative e privilegiate, e che permette loro di limitare i diritti di voto. Le dichiarazioni di Lusser hanno avuto come cornice il convegno sui mercati finanziari svizzeri, n dibattito è stato particolarmente acceso riguardo alle pratiche protezionistiche della Confederazione e in particolare sul caso Nestlé, che dopo aver acquistato l'anno scorso l'inglese Rowntree ha annunciato che avrebbe offerto le sue azioni nominative anche ad investitori stranieri. Le modifiche dei regola menti di Borsa dovrebbero accompagnarsi ad una mi gliore informazione per gli in vestitoti ed a controlli più se veri — sostiene Lusser. Uno dei problemi attuali — sottolinea — è che non è obbligatorio comunicare gli acquisti di grandi quantità di azioni. Bisogna però evitare che il boom delle acquisizioni americane invada il mercato elvetico. I titoli stranieri — come è accaduto nel caso dell'acquisizione della Nabisco da parte della Kohlberg Kravis and Roberts — possono perdere il loro valore relativo e se continuano ad essere trattati rischiano di alterare la struttura del mercato svizzero. Quando l'organismo di controllo della Borsa elvetica inserisce nel listino titoli stranieri si basa solo sul loro valore relativo al momento dell'emissione. Questo atteggiamento, sostiene Lusser, potrebbe fornire agli investitori «un'illusoriasensazione di sicurezza-. Anche Werver Rey, presidente dell'Inspectorate International ed uno dei massimi esperti di takeover in Svizzera, si dichiara d'accordo con Lusser. Insistendo sul fatto che la cooperazione tra società non è un'alternativa alle fusioni ed alle acquisizioni, Rey afferma che per le aziende svizzere la strada verso l'integrazione europea passa attraverso grandi acquisizioni nell'ambito comunitario. La competenza del manager svizzeri non dovrà più essere misurata attraverso le riserve segrete che riescono ad accumulare — aggiunge Rey — ma secondo il modo in cui utilizzano questi fondi per sviluppare le loro società. William Dullforce

Persone citate: Kravis, Lusser, Markus Lusser, William Dullforce

Luoghi citati: Berna, Svizzera