«I politici dicano se sono massoni»

«I politici dicano se sono massoni» A Bologna: lo ha deciso il Consiglio comunale «I politici dicano se sono massoni» Dopo le rivelazioni del capo della polizia Parisi sulle logge segrete BOLOGNA — L'appartenenza ad associazioni segrete o meno, massoniche od altre, d'ora in poi dovrà essere dichiarata accanto alla proprietà di palazzi o appartamenti e al possesso di titoli azionari dai politici che verranno eletti nel consiglio comunale di Bologna o negli enti di secondo grado. La decisione è stata presa dal Comune al termine di un dibattito (tre sedute) sulla massoneria e le logge segrete innescato dalle preoccupazioni che il capo della polizia Parisi manifestò in dicembre. In particolare rivelò l'esistenza di un'inchiesta della magistratura bolognese sulle logge massoniche riservate della città. n codice di comportamento per politici e funzionari pubblici si rende necessario, aveva spiegato, introducendo il dibattito, l'assessore agli Affari sociali, il comunista Vitali, "in nome della trasparenza dell'azione politica e Sella supremazia del man¬ dato elettorale su interessi particolari*. Su questa valutazione hanno concordato i partiti di maggioranza (pel, psiepri, eilpsdi). "Non si tratta minimamente di sostenere l'incompatibilità tra l'esercizio di una funzione pubblica e l'appartenza alla massoneria — ha precisato Vitali —. Quanto piuttosto di affermare la visibilità di questo come di altri eventuali vincoli associativi delle persone che ricoprono incarichi pubblici*. li Comune, che non ha certo il compito di emettere sentenze, può fare molto — ha sottolineato l'assessore — per -prevenire la crescita di poteri occulti*. Il «codice» non è ancora un atto istituzionale. Dopo la luce verde del consiglio comunale spetterà alla prima commissione consiliare l'esame delle proposte, che dovrà giungere «o a norme precise per quanto riguarda le nomine di competenza comunale, o a proposte di modifiche le¬ gislative accompagnate da un codice di comportamento*. L'appartenenza a logge riservate era stato oggetto di aspre polemiche dopo la pubblicazione dell'elenco degli appartenenti alla loggia «Zambonl-De Rolandls» nel corso dell'inchiesta della commissione P2. Oltre a questa loggia, che la commissione Anselmi definisce come "Caratterizzata da particolare regime di riservatezza*, le polemiche coinvolsero anche la «Virtus». Ad entrambe risultarono iscritti docenti universitari, medici e magistrati, tra cui il rettore Roversi Monaco, che ha dichiarato di avere lasciato la massoneria dopo l'elezione all'ateneo. La Procura sta ora indagando per accertare se le due logge rivestano il carattere proibito della segretezza. Dopo le rivelazioni sull'inchiesta fatte da Parisi, de e dp avevano proposto il dibattito in consiglio. Marisa Ostolani

Persone citate: Anselmi, Marisa Ostolani, Parisi, Roversi Monaco

Luoghi citati: Bologna