Guerra ormoni: 75 giorni di tregua fra Usa e Cee di Fabio Galvano

Guerra ormoni: 75 giorni di tregua fra Usa e Cee Guerra ormoni: 75 giorni di tregua fra Usa e Cee DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — I ministri degli Esteri della Cee, riuniti ieri a Bruxelles, hanno sancito la tregua di 75 giorni nella «guerra degli ormoni» decisa poche ore prima nei colloqui di Washington fra esponenti ad alto livello della Comunità e del governo americano. I Dodici, espressa «soddisfazione» per lo stato della trattativa, hanno ribadito l'intenzione di proseguire l'azione presso il Gatt (il cui Consiglio si riunirà nuovamente oggi a Ginevra) contro le ritorsioni americane, considerate un'infrazione alle regole del commercio intemazionale; ma hanno anche invitato la Commissione Cee a proseguire gli sforzi bilaterali volti a trovare «una soluzione amichevole». Hanno inoltre sospeso a tempo indeterminato — ed è il gesto più significativo — l'adozione delle minacciate contromisure nei confronti di Washington. «In queste ultime tornate negoziali sono emersi elementi favorevoli», ha osservato ieri il ministro per il Commercio estero Renato Ruggiero, che in assenza di Andreotti guidava la delegazione italiana nella discussione sugli ormoni e che era stato la scorsa settimana negli Stati Uniti proprio per discutere del conflitto CeeUsa. «La cosa importante — egli ha aggiunto — è che per la prima volta gli americani non ci chiedono più di sospendere o ritirare la direttiva Cee che proibisce l'uso di ormoni nell'allevamento degli animali, ma cercano con noi una soluzione conforme alla legislazione comunitaria. Il periodo di tregua, messo a punto dai commissari europei Frans Andriessen e Ray MacSherry nei colloqui con i ministri Usa, fa data da domenica 19 febbraio. Scadrà, quindi, il 5 maggio. In questi due mesi e mezzo un gruppo di lavoro («ristretto e ad alto livello», come ha riferito ieri un portavoce della Commissione) esaminerà ogni aspetto del contenzioso. E si spera che, al termine, trovino collocazione tutti i pezzi del complicato puzzle. Su questo sfondo è comprensibile che i Dodici abbiano favorito un atteggiamento nel quale ha fatto spicco l'insistenza di Ruggiero — poi sostenuto dai partner — per includere nel documento conclusivo della riunione la richiesta già rivolta agli Usa il 23 gennaio, e cioè che ritirino con effetto immediato le loro contromisure. Non è ancora pace, fra i due colossi del commercio internazionale; ma la precisa volontà di trovare soddisfacenti vie d'uscita ha ormai penetrato il manto di diffidenza. A Bruxelles i ministri hanno parlato ieri di «un passo nella buona direzione». Anche perché, da parte americana, ci si sta rendendo conto di un effetto fortemente negativo del contenzioso: molti americani, infatti, cominciano a domandarsi se le carni trattate con or moni non siano davvero pericolose, come afferma la Cee. Fabio Galvano ■ Pensioni in pool per i dipendenti HP Cinque compagnie di assicurazione (Generali, Toro, Unipol, Vittoria e Sai) gestiranno in pool il fondo di previdenza integrativa per i dipendenti della Hewlett-Packard italiana. Si tratterà di polizze vita a premio unico. B Joint venture Bass-Martini-Bacardi LONDRA — Il gruppo britannico Bass ha annunciato la creazione di una società' comune di commercializzazione con Martini e Rossi e con Bacardi International. La società distribuirà' vini e liquori in precedenza di competenza della Bass, i vermouth Martini e il rum Bacardi.

Persone citate: Andreotti, Bacardi International, Frans Andriessen, Gatt, Hewlett, Joint, Ray Macsherry, Renato Ruggiero, Rossi

Luoghi citati: Bruxelles, Ginevra, Londra, Stati Uniti, Unipol, Usa, Washington