Archiviato il caso Fondiaria
Archiviato il caso Fondiaria Definitivamente chiusa l'inchiesta sulla «scalata» di Schimberni Archiviato il caso Fondiaria MILANO — L'inchiesta sulla scalata Montedison alla Fondiaria Assicurazioni è stata archiviata definitivamente dal tribunale di Milano in conseguenza della depenalizzazione dei reati valutari, ipotizzati contro il presidente della società di Foro Buonaparte (allora era Mario Scriimberni ), il comitato esecutivo della Montedison, i dirigenti del Credito Italiano e quelli della Banca Rasini. L'archiviazione è stata disposta dal consigliere istruttore Adalberto Margadonna, che ha accolta la richiesta in tal senso del procuratore aggiunto Giuseppe De Luca sull'inchiesta avviata il 24 giugno dell'87 con le prime comunicazioni giudiziarie ai dirigenti Montedison e di Iniziativa Meta. Vengono così completamente scagionati due consiglieri di Foro Buonaparte, Vasco Veraldi e Victor Uckmar, gli amministraton delegati del Credito Italiano, Lucio Rondelli e Pier Carlo Marengo, e della Banca Rasini, Giuseppe Lazzaroni. Gli ultimi tre erano indiziati di avere esportato oltre ventisei miliardi di lire quale corrispettivo di azioni che non erano ancora di banche estere, ma appartenevano a cittadini e società italiane. Per i dirigenti della Montedison, invece, l'ipotesi era di avere esportato illegalmente 164,687 miliardi di lire, corrispondenti alla differenza tra il prezzo pagato dagli acquirenti esteri dei titoli Fondiaria e quello versato dalla Montedison per diventare il maggiore azionista di Fondiaria. Ia vicenda, come si ricorderà, risale al 1985, quando (secondo la ricostruzione della Guardia di Finanaza) la Banca Rasini di Milano -partecipante interessata e diretta» alla scalata della compagnia assicurativa di Firenze avviò il rastrellamento su incarico della Interallianz Bank di Zurigo (che agiva per conto di cinque istituti di credito).
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