Delle Chiaie assolto è già libero

Delle Chiaie assolto, è già libero Era imputato di aver progettato la strage di piazza Fontana a Milano Delle Chiaie assolto, è già libero Secondo la corte d'assise di Catanzaro «non ha commesso il fatto»; il pm aveva chiesto l'ergastolo - L'ex leader di Avanguardia nazionale: «Non mi ritiro, sono rimasto fascista» - Prosciolto anche Fachiri, presunto esecutore materiale CATANZARO — Stefano Delle Chiaie e Massimiliano Fachini sono stati assolti con formula ampia — «per non aver commesso il fatto» — dall'accusa di essere rispettivamente il cervello e l'esecutore materiale della strage alla Banca nazionale dell'agricoltura, 11 12 dicembre '69 in piazza Fontana a Milano. Il pubblico ministero ricorrerà in appello: aveva chiesto per Delle Chiaie la condanna all'ergastolo e l'assoluzione di Fachini per insufficienza di prove. •Siamo stanchi. Stanchi di parlare da vent'anni di queste cose. Questa sentenza se non altro ha un merito quello di chiudere definitivamente un caso'-, è il primo commento dell'avvocato Claudio Gargiulo patrono di parte civile. 'Stanchi di parlare da vent'anni di queste cose-, una frase che suona ancora più significativa dato che a pronunziarla è un avvocato che ormai da 15 anni cerca un colpevole: ieri Pietro Valpreda, Giovanni Ventura, Mario Merlino e Franco Freda; oggi Delle Chiaie e Fachini. Per Delle Chiaie U pubblico ministero aveva chiesto l'ergastolo. Per lui, così come per Fachini, la corte — dopo oltre 90 udienze e un anno e mezzo di dibattimento — ha emesso una sentenza assolutoria che ben difficilmente sarà modificata, vista l'incertezza delle prove a sostegno dei capi d'accusa. Mentre Fachini — condannato all'ergastolo a Bologna e per il quale lo stesso pm aveva chiesto l'assoluzione con formula dubitativa — resta in carcere, per Delle Chiaie si sono aperte le porte del reclusorio minorile di Catanzaro che lo accoglieva, unico detenuto, nel periodo del processo. Davanti alla porta del carcere un rapido bacio a Leda Pagliuca (la donna che lo ha aspettato in tutti questi anni) e poi Delle Chiaie ha risposto alle domande dei giornalisti, sfogandosi. 'Come si fa a pensare—ha detto — che in vent'anni gli uomini dei servizi segreti abbiano potuto fare tutto e il contrario di tutto sema che nessuno mai se ne sia accorto e sia intervenuto?» Delle Chiaie ha anche sottolineato 'la presenza degli uomini dei servizi in tutte le stragU. E ai servizi Delle Chiaie attribuisce pesanti responsabilità anche nella morte di Pier Luigi Pagliai, un neofascista deceduto in circostanze misteriose nell'ottobre dell'82, dopo essere stato ferito in un conflitto a fuoco in Bolivia. Di accuse Delle Chiaie ne ha avute anche per un magistrato, il giudice di sorveglianza di Bologna, Gentile, che l'ex capo di «Avanguardia nazionale» chiama In causa per una spedizione che avrebbe dovuto concludersi con la sua cattura all'estero e per la quale erano stati già stanziati 20 mila dollari. 'Non mi ritiro certo a vita privata perché sono rimasto fascista' ha concluso Delle Chiaie preannunziando l'uscita di un libro di memorie. Diego Minuti

Luoghi citati: Bolivia, Bologna, Catanzaro, Milano