Allocchio respinge l'armata rossa
Allocchio respinge l'armata rossa CICLISMO A Palermo i sovietici sfiorano il successo all'esordio nel professionismo Allocchio respinge l'armata rossa PALERMO — Lo storico esordio dei ciclisti sovietici nel professionismo, per poco non si è concluso con una clamorosa vittoria. Konishev ha lottato con Kelly, nel volatone finale, ma Stefano Allocchio li ha messi entrambi d'accordo. La prima tappa della «Settimana internazionale di Sicilia» ha riportato così alla ribalta il corridore milanese che r> on ha mai mantenuto le promesse di diventare un grande sprinter. Proprio a Palermo, in questa stessa corsa, Allocchio, quattro anni or sono, aveva ottenuto la prima vittoria di una carriera che poi doveva rivelarsi piuttosto controversa. L'ultimo suo successo risale infatti a quasi un anno fa, nel Giro di Puglia. La sola, importante vittoria della carriera si riferisce all'undicesima tappa del Giro d'Italia del 1985. Allocchio, il quale gareggia nella squadra di Saronni e Visentini (qui assenti), si era già piazzato secondo qualche giorno fa in una tappa della Ruta del Sol. 'A cinquanta metri sono uscito dalla ruota di Kelly mentre si slava attaccando Konishev — ha spiegato il vincitore — E pensare che nemmeno dovevo prendere il via in questa corsa. Fino a due giorni fa avevo la febbre, ero quasi sicuro che non avrei recuperato in tempo». La prima tappa è risultata poco più di una passeggiata fino alla kermesse cittadina. La media, infatti, era di poco superiore ai 30 orari senza una sola fuga degna di questo nome, in una calda giornata primaverile. Soltanto qualche tentativo che vedeva, fra i più vivaci, un altro sovietico, Murawski. La velocità superava i 50 all'ora nei sette giri del circuito conclusivo. E il plotone, proprio per questo, si frazionava in vari gruppetti, ma i sovietici, che pure affermavano di essere impreparati, restavano tutti nel primo, ad eccezione di Yaroshenko, dimostrando di poter competere anche con i professionisti. Konishev, in lizza fino all'ultimo per la vittoria, è il più giovane e il più bravo della pattuglia russa, come ha dimostrato nella scorsa stagione con la bellissima vittoria nel Giro d'Italia dilettanti. Proprio ieri ha festeggiato i 23 anni e prima del via gli è stata consegnata una medaglia d'oro-ricordo. I corridori russi non si sono certo mossi con l'impaccio degli esordienti, soprattutto in volata. 'Hanno condotto lo sprint con grande abilità», ha riconosciuto Kelly che di volate se ne intende. Ben tre compagni avevano condotto lo sprint a Konishev: e pare che qualcuno (ma la giuria lo ha escluso) abbia anche allungato una mano... per lanciarlo. "Quando hanno fatto l'andatura in salita c'è sempre stato chi è andato a braccarli senza dar loro il cambio — ha spiegato ancora Kelly — Penso proprio che questi ragazzi possano risultare pericolosi quoido si saranno del tutto ambientati'. In effetti, Konishev e compagni si sono aggiudicati negli ultimi anni, in Italia, ben 35 corse. 'Non credo però di avere la possibilità di vincere la 'Settimana siciliana' — ha detto comunque il loro leader — Ci sono troppi campioni e io sono qui per imparare-. I sovietici continuano ad essere prudenti. Carlo Valeri Ordine d'arrivo: 1. Allocchio (Malvor) Km. 187,600 in 5h 09'00, media km/h 36,427; 2. Kelly (Irl);3. Konishev (Urss); 4. Galleschi; 5. Cirnini; 6. Cipollini M.; 7. Sòrensen; 8. Brugna; 9. Martinello; 10. Anderson.
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