Matarrese striglia Gattai & Carraro di Giorgio Viglino

Matarrese striglia Gattai & Carraro Matarrese striglia Gattai & Carraro Ai club: «Basta con la piaga dei mediatori» ROMA — Sulla scena sportiva ci sono stati molti mutamenti negli ultimi tempi, il più rilevante è rappresentato dall'insediamento di Antonio Matarrese alla guida della Federcalcio. Presidente da un anno, unico non soggetto alla scadenza elettorale del quadriennio, è il dirigente emergente dello sport nazionale. Questa la sua analisi sul tema: -Calcio e non solo calcio». — Cos'è in ascesa, cos'è stabile e cosa scende? 'Sicuramente è in crescita l'amore, amore a volte puro, a volte molto interessato. Stabile direi che è la situazione organizzativa, buona ma da migliorare perché finora è cresciuta solo l'immagine delle società professionistiche. Lo spettacolo calcio comincia a essere sfruttato intelligentemente, ma se nuovi imprenditori hanno spinto verso l'alto c'è stato qualche club che pensava di poter brillare di luce propria sema far nulla». — Dobbiamo leggere Juventus? "Non voglio personalizzare e comunque ho pieno rispetto di tutte le società. E'cresciuto il livello medio di tutto il calcio, questo sì, più di quello del Paese». — Ma non c'è proprio niente che non va? 'Tante cose non vanno, per carità! Restiamo sempre nel professionismo: abbiamo i mediatori, mascherali sotto vari incarichi, che sono una piaga e non troviamo soluzioni per bloccarli. Procurano una crescita abnorme dei costi e, ora che sono state eliminate le altre cause, sono gli unici responsabili dei disavami delle società. Dico con amarezza che molti presidenti affidano le proprie sorti a personaggi che non brillano per senso etico-. — n calcio avrebbe bisogno ai modifiche alla legge 91.11 Coni va a rilento, quando si farà qualcosa? -Cor; il Coni ci sentiamo spesso c poi noi abbiamo la nostra libertà di azione. L'altro giorno è venuto da me il vice presidente della Camera, Zolla, che della legge 91 fu il vero padre. Abbiamo parlato delle modifiche e lui è favorevole. Sulle società con fine di lucro concordiamo lutti, ora che abbiamo trovato il parametro: un bilancio di almeno un miliardo. Sulla figura del calciatore debbo ancora chiarire ogni aspetto con Campana». — Voi agite indipendentemente dal Coni, ma i rapporti con l'ente come sono? "Con Gattai ho un rapporto continuo. Fino a quando riconosce il ruolo della Federcalcio io sorto qui per ricambiare. Non so se questo avverrà dopo la sua eventuale rielezione- — Ma in giunta lei non entra? "Per la giunta l'orientamento è di confermare Sordillo che è presidente onorario della Figc. D'altro canto Craxi non è ministro, ma non si può dire che non governi-. — E' vero che nel '93 punterà alla presidenza del Coni? -Non ho mai programmato la mia carriera, ma sono sempre riuscito a modificare i programmi che erano stati fatti contro di me. Il "93 è lontano! Mi chiede anche della presidenza dell'Uefa. Ora faccio parte dell'esecutivo, non mi dispiacerebbe un domani essere più utile-. — Torniamo in Italia. Cosa pensa della legge quadro sullo sport? 'Carraro è un uomo molto scrupoloso e non lascia mai niente al caso. Di questa legge ha fatto il suo cavallo di battaglia. Una sola cosa non ho capito: se è a favore del mondo politico o di quello sportivo». — Italia '90. E' vero che ci sono problemi oggettivi, ma è vero pure che ci sono tensioni. -Chiariamo subito che Italia V0 è la Federcalcio. La storia dei biglietti è stata montata: abbiamo discusso con Montezemolo il modo migliore per distribuirli nell'interesse di tutti, nessuna frizione per carità. I problemi esterni al calcio ci sono, eccome! L'Olimpico sta diventando un caso monstre. Dire adesso che Viola aveva ragione sa quasi di beffa al povero ingegnere. Non voglio distribuire colpe ma nel momento in cui si doveva metter mano a una struttura esistente bisognava almeno conoscere le condizioni della struttura stessa. E' saltato per intero la programmazione degli stadi: il caso di Genova è grottesco, Palermo quasi tragico, e Torino col thrilling, perché temiamo sempre che qualcosa si blocchi». — E le società di calcio? Roma e Lazio espropriate dello stadio, altre danneggiate... -E' iìidispensabile un indennizzo. La Figc non ha fondi autonomi da gestire, ma il Coni si, ha la sua società finanziaria, il Totocalcio, che vive grazie alla nostra attività. Alla fine di questa stagione il Coni darà un primo contributo per risanare i bilanci dei club: alcuni sono maggiormente danneggiate, ma tutti sono coinvolti». — Organizzare i mondiali è un punto d'arrivo, ma il vtro traguardo sarebbe vincerli. Lei crede nella Nazionale? • Vicini è sereno e ottimista e poi sono confortato dai miei colleghi stranieri che mi invidiarlo questa giovane squadra che non ha ancora vinto niente. Gli stimoli sono maggiori. Le rivelerò un segreto. Zenga e Vialli mi hanno detto: Presidente ti faremo diventare campione del mondo. Sono ragazzi in gamba, son certo che ci proveranno». Giorgio Viglino

Luoghi citati: Campana, Genova, Italia, Lazio, Palermo, Roma, Torino