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Bersellini e Inter d'accordo «Quello scudetto è lontano» Riecco a Milano l'uomo dell'ultimo titolo nerazzurro Bersellini e Inter d'accordo «Quello scudetto è lontano» «Non si può vivere di ricordi, anche salvare l'Ascoli è una grossa impresa» DAL NOSTRO INVIATO APPIANO -- L'allenatore dell'ultimo scudetto contro il tecnico che ha rilanciato l'Inter "erso il traguardo tricolore. Bersellini contro Trapattoni. Due squadre divise da ben 17 punti, proprio il numero che domenica scorsa ha portato sfortuna ai nerazzurri. Stavolta vale anche per i bianconeri di Eugenio Bersollini, l'allenatore che è preceduto soltanto da Herrera come «fedeltà- alla panchina interista. Un personaggio che ha lasciato ottimi ricordi fra dirigenti e giocatori. Diceva Beppe Baresi: -Se potesse scendere ir; campo anche il mister, non ci sarebbe scampo per noi. E' davvero un sergente di ferro: sa dare una carica eccezionale». E Aldo Serena: -Ho esordito con lui in serie A, gliene sono grato. Ho vinto con Bersellini la Coppa Italia, segnando il gol decisivo contro il Torino. Mi dispiace per lui ma dobbiamo vincere». Trapattoni parla con grande stima del suo avversario: sembra temere più lui che Giordano. 'Effettivamente Bersellini non ha mai sfigurato a Sari Siro: a quanto pare questo stadio gli dà una carica particolare. Non credo che possa avere dimenticato uno scudetto e due Coppe Italia. L'anno scorso con l'Ascoli eravamo in vantaggio per 2 a 0 e pareggiammo... In questi giorni ho cercato di ricaricare i ragazzi dopo la sconfitta di Firenze: guai se sottoi^alutano ì marchigiani anche perché giocheranno molto chiusi. Per loro un punto sarebbe importante, per noi un pareggio suonerebbe come un allarme perché nel girone di ritorno si misurerà la forza effettiva della mia squadra. Penso però che sarà un torneo a cinque: Inter Napoli. Sampdoria, Milan e Juventus lotteranno per il titolo. O meglio, Milan e Juventus sembrano un pò tagliate fuori ma sentendosi ugualmente coinvolte finiranno per diventare gli autentici arbitri dello scudetto-. Trapattoni punta al pieno recupero di Bergomi, piuttosto abbacchiato dopo il passaggio-gol a Borgonovo (mercoledì festeggerà gli 8 anni nell'Inter) e di Berti che ha chiuso la polemica per la sua uscita dal campo. Eugenio Bersellini, nel ritiro di Salsomaggiore, è tornato a respirare dopo che Giordano e Arslanovic hanno superato il collaudo: mancheranno Giovannelli e Destro ma il tecnico si arrangerà con una severa marcatura in difesa, Fontclan su Serena e Rodia su Diaz, col più classico dei contropiedi. • L'Inter— dice Bersellini — per me e un avversario come le altre. Se uno si guarda indietro e vive di ricordi, è meglio che si spari. Certo, ho vissuto coi nerazzurri momenti indimenticabili: lo scudetto, e poi la sfida col Real Madrid in Coppa dei Campioni. Altri tempi: adesso devo salvare l'Ascoli e non e impresa da poco, ve l'assicuro. Avevo visto l'Inter a Piacenza in Coppa Italia perdere per 4 a 3 ma era una squadra troppo brutta per essere vera. Idem a Firenze: la vera Inter e un 'altra cosa, non ha nove nazionali su undici? Sicuramente e più forte della mia Inter tricolore: uomini al punto giusto e Diaz e il partner ideale di Serena. Il campioriato è ancora lungo. l'Inter sembra più potente del Napoli che ha un maggior tasso di classe... A volte mi chiedo cosa succederebbe se nel telaio dell'Inter venissero messi dentro Maradona e Careca». Farebbero un gran bene a chiunque, anche all'Ascoli. -Già, noi siamo conciati maluccio, a volte questa squadra funziona, altre volte fa ridere. Giordano e un pò in crisi ma spero che l'aria di San Siro gli faccia bene». Giorgio Gandolfi
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