Nuovo stop ai treni

Nuovo stop ai treni Dalle 21 saranno in sciopero i ferrovieri autonomi Nuovo stop ai treni La fermata sarà di 24 ore - Nessuna precettazione, ma scatterà un piano d'emergenza Critiche dei confederali: agitazione schizofrenica - E anche i Cobas si dissociano DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Nuovo stop per le ferrovie, a partire dalle 21 di stasera, n sindacato autonomo Fisafs ha confermato lo sciopero nazionale di 24 ore. Fino a tutto lunedì il traffico su rotaia rischierà la paralisi, anche se l'Ente ferrovie ha predisposto un piano di emergenza, con un elenco di treni «sicuramente utilizzabili»: le principali linee interne e internazionali; i treni dei pendolari; il trasporto di merci speciali o deperibili. Inoltre, dove sarà possibile, si istituiranno autoservizi sostitutivi. I vertici dell'azienda ferroviaria contano così di ridurre al minimo i disagi per i viaggiatori, come è già accaduto in occasione del recente sciopero dei Cobas (quando viaggiò in media il 50^ dei treni). E nessuno stavolta ha invocato la precettazione. Ma sullo sciopero Fisafs peserà anche la protesta del personale della stazione di Bologna, fermo da ieri sera alle 21 fino alle 6 di oggi. A spiegare i motivi delio sciopero dei ferrovieri autonomi è il segretario della Fi- safs, Antonio Papa: 'L'amministrazione straordinaria delle ferrovie scadrà improrogabilmente il 28 febbraio e occorre ricomporre subito il quadro istituzionale, uscire da questa precarietà che, di fatto, ha bloccato l'Ente. Schimberni ha tagliato i buayet dei compartimenti, i quaii procedono all'ormai sistematica chiusura di linee nel periodo notturno, di stazioni, di gestioni e non assicurano la manutenzione'. Ma le 24 ore di sciopero sono anche contro il governo per la 'gravissima decisione' di chiudere 4 mila chilometri di linea. Un taglio, sostiene la Fisafs, che avrà 'pesanti ripercussioni sui livelli occupazionali-. I ferrovieri autonomi respingono poi 'le in¬ tenzioni del ministero di abolire le concessioni gratuite di viaggio- e rifiutano ogni ipotesi di licenziamento e di cassa integrazione. Altro punto contestato è quello del salario di produttività che «obbedisce solo a logiche di potere e al nepotismo». Lo sciopero Fisafs è contestato dai sindacati confederali. Giancarlo Aiazzi della Uil giudica la protesta degli autonomi 'un mix di bizzarria e di schizofrenia, in quanto tutto ciò che i sindacati confederali hanno ottenuto al tavolo della trattativa, la Fisafs lo richiede con lo sciopero. La Fisafs quindi inganna i ferrovieri chiamandoli a uno sciopero-polverone che non serve a nieiile». Indifferenza dei Cobas dei macchinisti, convinti che l'iniziativa del sindacato autonomo «non avrà un gran seguito'. I comunisti accusano il governo e il commissario Schimberni per il caos nelle ferrovie. Secondo Lucio Libertini, responsabile del settore trasporti, «l'attacco sfrenato contro il sistema ferroviario scatenalo da importanti settori del governo, che ha trovalo in Schimberni uno strumento importante, fa crescere in modo enorme il disagio fra i ferrovieri'. Per uscire da questa 'Spirale perversa', per Libertini è necessario riportare al massimo livello politico e sindacale il confronto sulle ferrovie: il pei presenterà al Senato una proposta di legge sulla riforma dell'azienda ferroviaria.

Persone citate: Antonio Papa, Giancarlo Aiazzi, Lucio Libertini, Schimberni

Luoghi citati: Bologna, Roma