Randone: nulla di deciso su Midi di Valeria Sacchi

Randone: nulla di deciso su Midi Randone: nulla di deciso su Midi MILANO — La giornata di ieri ha portato un altro piccolo scatto del listino, che ha chiuso con un guadagno dello 0,53% dell'indice Comlt, a 568,22. Nonostante il volume d'affari si sia mantenuto basso, la domanda è riaffiorata su parecchi valori, e tanto è bastato per rianimare anche titoli come Fiat e Montedison. In molti casi il dopolistino ha portato nuovi progressi. Contrariamente alle sedute precedenti, nelle quali si assisteva ad un avvio positivo che gradatamente si smorzava, ieri il miglioramento si è ampliato verso la fine. Sull'umore del parterre sembra abbiano influito le previsioni di alcuni graficìsti, che indicano un periodo, seppure breve, di rialzi. Ancora una volta, la fragilità delle motivazioni che sono alla base dì questi cambiamenti di umore è tale da non lasciare molti margini all'ottimismo. Restano infatti intatte le ragioni che hanno pesato sulla quota fin dalle prime settimane dell'anno nuovo. Restano assenti dal parterre i Borsini e in genere i risparmiatori, e anche gli investitori istituzionali non si arrischiano a imbastire operazioni di medio termine. Ieri, dai fondi, sono venute le prime anticipazioni sulla campagna dividendi che si preannuncerebbe, stando agli importi, migliore di quella del 1987. Anche dalle società, del resto, le notizie sui risultati 1988 sono buone: ma va detto che l'annuncio di un dividendo maggiore non ha mai avuto, almeno negli ultimi tempi, significativi impatti sulle scelte di chi investe. Tornando alla Borsa, ieri la giornata è stata positiva sia per gli assicurativi che per i bancari. Tra i primi si sono distinte in particolare le Generali, ben- comperate, le quali hanno messo a segno un rialzo dello 0,55 in chiusura e un ulteriore miglioramento fino a 42.350 nel dopolistino. Buone performance anche per Fondiaria, Toro, Sai e Assitalia. Tra i bancari, di nuovo in evidenza le tre Bin, tutte e tre con rialzi che hanno sfiorato l'I,5% e, nel caso della Comit lo hanno superato. GENERALI. Ieri il presi¬ dente di Generali, Enrico Randone, ha precisato la posizione della compagnia triestina nei confronti di Midi, confermando: 'Le Generali non hanno assunto alcun impegno con Midi, a fronte della richiesta di portare due rappresentanti nel consiglio di amministrazione della compagnia francese. Ora aspettiamo l'assemblea del 28 febbraio'. La precisazione di Randone si è resa necessaria dopo che, in una «Lettera agli azionisti» inviata dal presidente dì Midi, Bernard Pagezy, si lasciava intendere che impegni erano stati pattuiti.Neila lettera Pagezy, infatti, afferma che il gruppo triestino 'ha accettato di mantenere in Francia il centro decisionale della Compagnia-. Questa dichiarazione, e la successiva smentita di Randone, lascerebbero dunque pensare che più che mai le Generali vogliono tenersi lìbere per poter assumere in assemblea decisioni autonome. La lettera di Pagezy, uni¬ tamente ad una intervista rilasciata ieri dal presidente di Midi al «Figaro», sono una ulteriore conferma della lotta in corso tra lo stesso Pagezy e il suo partner Claude Bébéar. ENIMONT. Passato il congresso democristiano, riprenderà l'esame parlamentare del disegno di legge per gli sgravi fiscali nei casi di ristrutturazione e fusione di aziende industriali, sollecitato per l'operazione Enimont. La stesura del provvedimento, secondo alcune fonti, presenterebbe però già delle sorprese, tra cui il fatto che il pagamento delle imposte su una parte delle plusvalenze (25%) non sarebbe rateizzabile in dieci, ma in cinque anni. Inoltre, nel testo si parla di «strutture produttive industriali», il che potrebbe escludere dagli sgravi i settori dei servizi e tutto ciò che non è manifatturiero, creando problemi per il progetto Superstet. Valeria Sacchi

Persone citate: Bernard Pagezy, Enrico Randone, Pagezy, Randone

Luoghi citati: Francia, Milano