Il Canada teme l'Europa '93

Il Canada teme l'Europa '93 Ostacoli nei campo assicurativo e dei legnami da costruzione Il Canada teme l'Europa '93 «Il nostro accordo con gli Usa, dice l'alto commissario MacDonald, non crea invece barriere contro altri produttori» - Il pericolo di un mondo diviso in due blocchi commerciali © FINANCIAL TIMES LONDRA — Il Free Trade Agreement (Fta). l'accordo di libero scambio tra il Canada e gli Stati Uniti, non rappresenta una minaccia per gli esportatori europei. E' invece vero il contrario, i canadesi, cioè, hanno paura che la creazione di un mercato unico europeo possa danneggiare le relazioni commerciali tra il loro Paese e la Cee. E' quanto afferma Donald MacDonald. l'alto commissario canadese a Londra. In un discorso al MidAtlantic Club, nella capitale inglese, MacDonald ha sottolineato che esistono due settori — le assicurazioni sulla vita ed il legname da costruzione — in cui la creazione di un mercato unico potrebbe avere un effetto assai negativo sugli interessi commerciali canadesi. Il Canada teme che una direttiva europea sui servizi fi- nanziari, attualmente allo studio, possa portare ad un regime molto severo creando così grossi ostacoli alla penetrazione delle compagnie assicurative canadesi sul mercato inglese e, più in generale, in Europa. Anche i requisiti tecnici richiesti dalla Comunità per il legname da costruzione e per il compensato potrebbero costituire una barriera non tariffaria per escludere le aziende canadesi, sostiene MacDonald. -La nostra preoccupazione è che nell'accordo sull'integì azione tra i membri della Comunità si decida di usare come requisiti comuni quelli dei Paesi con le regole più seveie, pregiudicando così la libera concorrenza-, afferma l'alto commissario. -Se i risultali dell'integrazione eu¬ ropea saranno delle barriere fino ad ora inesistenti, che ostacoleranno l'accesso del Canada a questi mercati — continua MacDonald — allora le relazioni tra il nostro Paese ed i suoi partner d'oltreoceano diventeranno piuttosto difficili-. Il mese scorso, al simposio di Davos sull'economia internazionale, alcuni economisti e tecnici del commercio estero hanno prospettato un mondo diviso in blocchi commerciali: da una parte il Nord America e dall'altra la Cee. Se questo quadro si avverasse i negoziati bilaterali e i conflitti commerciali si sostituirebbero al sistema di negoziati bilaterali su cui si basa il Gatt, l'accordo generale sulle tarile ed il commercio. MacDonald cerca di smen¬ tire quest'idea sottolineando !e differenze tra l'accordo Usa-Canada, ed il Mercato Unico europeo. Il Fta, che è entrato in attività quest'anno, non corrisponde esattamente al Mercato Unico europeo, sostiene. Infatti non si tratta di un'unione doganale né di un'unione economica. • L'accordo non crea nessuna nuova od ulteriore barriera contro altri produttori, come avviene invece in Europa-. Inoltre -ogni Paese continuerà a mantenere gli accordi commerciali ingenti con il resto del mondo-, dice MacDonald, riaffermando l'impegno del Canada a sostenere il Gatt. Ora che ha stabilito delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, conclude l'alto commissario, -il Canada può dedicarsi ad un approccio più globale agli affari con l'Europa". Andrew Marshall

Persone citate: Andrew Marshall, Donald Macdonald, Gatt, Macdonald