Dossena: «Toro allo sfascio, colpa di De Finis»

Possenti: «foro alle sfascio, colpa di De Finis» Il centrocampista della Samp spara a zero sui dirigenti della sua ex squadra che ritroverà domenica a Marassi Possenti: «foro alle sfascio, colpa di De Finis» «Il vero responsabile è lui, e Gerbi ha sbagliato ad avallare le sue scelte» - «Nel settembre dell'87 sparlò di Lorieri e Comi e mi fece proposte allucinanti» - «Ho incontrato alcuni giocatori, li ho visti rassegnati, si sentono già in 8» - «Sala è un uomo eccezionale ma può fare ben poco» BOGLIASCO — Il tifoso granata Beppe Dossena contro il professionista Beppe Dossena. Uno strano caso di schizofrenia calcistica che neppure Freud riuscirebbe a risolvere. Il groviglio di rabbia, amore e risentimento che turba in questi giorni l'ex capitano del Torino ha l'effetto di ridisegnare i contorni di un personaggio che aveva scelto per sé una ben diversa immagine pubblica. Freddo, distaccato, ironico, molto attento a non urtare la suscettibilità altrui nelle interviste, Dossena si lascia andare solo quando paria del Torino. La crisi della squadra da una parte lo fa soffrire: 'Lunedì sono stato a Torino, ho visto Ferri e Sabato, due grandi amici. Mi ha fatto male vederli così tristi, abbattuti, quasi rassegnati. Se lo spirito della squadra è questo, temo che la salvezza sarà molto difficile". Ma il professionista Dossena si sta prendendo una grossa rivincita: 'Quei signori che mi hanno caccialo via in malo modo ora pagano il prezzo della loro scelleratezza. Mi riferisco soprattutto al signor De Finis, il vero responsabile di ciò che sta accadendo. Anche Gerbi ha perù la grossa colpa di aval¬ lare tutte le scelte dell'amministratore delegalo". Con De Finis il feeling si è spezzato due anni fa, nel settembre 1987: "Uscimmo insieme dalla sede per andare a prendere un caffè al bar. In quel breve tragitto disse alcune cose che mi fecero rizzare i capelli. Sparò a zero su Comi e Lorieri, affermò che di loro non si fidava assolutamente. Poi mi prospettò un ingaggio ridicolo, un quarto di quello che prendeva Berggreen, accompagnando l'offerta con queste parole "Vedrai che dopo due o tre partite Radice fa fuori Comi e tu tornerai titolare". Risposi con un secco rifiuto perché capii che con un dirigente cosi, che sparla dei suoi giocatori a pochi giorni dall'inizio del campionato, le prospettive sarebbero state buie. 1 fatti, alla lunga, mi hanno dato ragione». Dossena, ironicamente, propone che la storia della gestione granata di De Finis venga insegnata a Coverciano, al corso per managers: "Si può scrivere un manuale sugli errori da compiere per sfasciare una società: De Finis li sta facendo tutti. La sua gestione è un cocktail di incapacità e opportunismo". Radice non c'è più, ma Beppe ne ha anche per lui: -Ha detto sì a una campagna acquisti demenziale. C'è stato un rinnovamento troppo profondo, era inevitabile che nascessero problemi. Nel calcio ci vuole gradualità per migliorare. Prendiamo i tre stranieri, ad esempio. Ottimi giocatori, soprattutto Muller che secondo me è un fuoriclasse. Ma la squadra non è assolutamente adatta a sfruttare al meglio le sue ca¬ ratteristiche». E Claudio Sala cosa potrà fare? «Ben poco, anche se è un uomo eccezionale, una persona onesta e un tecnico molto preparato, lo spero che questa bruita avventura non offuschi la sua immagine professionale. Anzi, ne sono certo, perché comunque vadano le cose lui non ha alcuna responsabilità". n Toro rischia davvero la serie B? "La rischia, gli stessi giocatori, da quel che ho sentito, temono fortemente la retrocessione, anzi si sentono già in B-. E la Sampdoria, domenica, darà il colpo finale alle speranze granata? "Il colpo finale lo hanno già dato De Finis e Gerbi abbandonando la squadra a se stessa. Per un calciatore è la cosa più brutta non sentire vicini i propri dirigenti". I tifosi? 'I tifosi sono stati truffati, stanno pagando più di tutti. La contestazione? Era il minimo che potesse accadere". La requisitoria del pubblico ministero Beppe Dossena è terminata. La sentenza? 'L'hanno già scritta loro, De Finis e Gerbi. Ora dovrebbero avere soltanto il buon gusto di andarsene". Renzo Cerboneini

Luoghi citati: Bogliasco, Coverciano, Dossena, Torino