San Paolo aiuta la «perestrojka»

San Paolo aiuta la «perestrojka» Firmato da Zandano un accordo con la Sberbank, il consorzio delle 80 mila Casse di risparmio sovietiche San Paolo aiuta la «perestrojka» TORINO — La «perestrojka» nelle banche sovietiche marcerà anche con le gambe del San Paolo di Torino. Il presidente dell'istituto torinese, Gianni Zandano. ha firmato ieri a Mosca un importante accordo di collaborazione con la Banca del Risparmio e del Credito sovietica, la gigantesca «Sberbank» che raggruppa le circa 80.000 casse di risparmio dell'Urss. L'intesa, spièga una nota del San Paolo, prevede la partecipazione congiunta.dei due istituti allmanzlàmento, in rubli e altre valute, di progetti per la costituzione di joint-ventures. in Unione Sovietica e l'eventuale organizzazione di «club finanziari» fra banche straniere e sovietiche per sostenere tali iniziative. In seguito all'accordo saranno anche avviati studi per: 1 ) favorire lo sviluppo di sistemi di pagamento «non, cash», attualmente ad uno stadio embrionale in Urss, con particolare riguardo alle carte di credito; 2 ) individuare, dice una nota del San Paolo, «misure idonee» per attrarre i depositi della clientela; 3) esaminare «possibili politiche dei tassi d'interesse» ed «altri aspetti dell'attività creditizia quali l'erogazione del credito alla clientela, la valutazione dei rischi, i tipi di garanzia applicabili». L'accordo prevede anche uno scambio di esperienze tra le due istituzioni (il San Paolo;- che-« stato recentemente autorizzato a aprire un ufficio a Mosca, invierà personale qualificato in Urss e ospiterà funzionari della Sberbank a Torino) e la costituzione di «gruppi di studio misti» per esaminare la possibilità di applicazione in Urss dell'automazione bancaria e dei metodi di formazione del management e del personale. La Sberbank, che è oggi il maggiore organismo banca¬ rio in Urss, ha circa 240.000 dipendenti e gestisce quasi 200 milioni di depositi. A fine '87 registrava una raccolta di 253 miliardi di rubli, pari a circa 555.000 miliardi di lire, destinata a crescere con le innovazioni che la banca sovietica intende ora introdurre (procedure più svelte per i prestiti alla clientela, operazioni in divise straniere ecc.) senza abbandonare le attività istituzionali previste dal «nuovo corso»; il finanziamento del settore abitativo (a tassi molti bassi: 1 o 2% l'anno) e lo sviluppo di attività imprenditorali private secondo le linee indicate da Gorbaciov. Nel corso degli incontri con i sovietici, Zandano ha manifestato la disponibilità dell'istituto torinese a partecipare alla creazione di una «Business school» a Mosca sull'esempio dell'«International Management Center» di Budapest del quale il San Paolo è stato nell'autunno uno dei membri promotori.

Persone citate: Gianni Zandano, Gorbaciov, Zandano