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Dalla commissione Cassese arrivano le proposte per le aziende di Stato Dalla commissione Cassese arrivano le proposte per le aziende di Stato ROMA — Revisione degli statuti degli enti di gestione delle Partecipazioni Statali, adozione di criteri di professionalità per le nomine ai vertici degli stessi enti, ridefinizione dei poteri ministeriali e riorganizzazione del dicastero delle Pp.Ss.: sono queste le principali proposte contenute nel documento sulla riforma del sistema di governo e di gestione delle Partecipazioni Statali preparato dal gruppo di lavoro presieduto da Sabino Cassese. H documento afferma che il sistema di governo delle Pp.Ss. è oggi composto da una sovrapposizione di norme che formano un quadro complessivo a volte incoerente e scarsamente efficace. Da questa situazione nascono sei proposte di riforma: 1) concentrare in una sola sede, per ciascuna delle Camere, il luogo deputato ai rapporti con il Parlamento e nel Cipe i poteri mterministeriali di indirizzo; 2) snellire procedure e tempi della programmazione; 3) ridefinire 1 poteri ministeriali per consentire l'indirizzo e il controllo politico sulle grandi operazioni societarie e, contemporaneamente, una più chiara autonomia degli enti di gestione; 4) riorganizzare e potenziare il ministero anche attraverso il supporto di unità tecniche; 5) rivedere gli statuti degli enti e potenziare la figura del presidente; 6) adottare criteri di professionalità per la nomina degli organi amministrativi e di controllo degli enti e delle società. Inoltre il gruppo di studio indica la necessità di un allungamento del mandato dei presidenti e la ridefinizione delle funzioni degli attuali organi esecutivi collegiali di vertice, cioè le giunte e i comitati. Le proposte di Cassese potrebbero confluire in un disegno di legge che il ministro delle Partecipazioni Statali Carlo Fracanzani porterà all'esame del governo. (Ansa)