Genova caccia ai giustiziere di Guido Coppini

Genova, caccia ai giustiziere Un killer aggredisce travestiti e prostitute, due agguati in 48 ore Genova, caccia ai giustiziere La notte di San Valentino ha ammazzato un gay e ferito il suo partner appartati in un'auto Mercoledì sera ha atteso che una lucciola lasciasse un cliente e le ha sparato in faccia: la ragazza sta morendo - Gli agguati a Carignano, ex quartiere-bene, ora controllato dai trafficanti di droga GENOVA — Notte del 14 febbraio. San Valentino: un killer sbucato improvvisamente da un giardino nel quartiere di Carignano uccide un travestito e ferisce il suo partner sparando nel vetro posteriore di un'Alfetta metallizzata, parcheggiata in una stradina. Quarantotto ore dopo, nella stessa zona, una trentina di metri dal punto dov'è avvenuta la prima sparatoria, il secondo agguato: viene gravemente ferita una prostituta di 29 anni. Stesso quartiere, identico i calibro dell'arma, 7,65. Tutti i «bersagli» sono tossicodipendenti e abitano nel centro storico genovese. E così in città dilaga la psicosi del «giustiziere solitarioche avrebbe deciso di eliminare in questo modo travestiti, omosessuali, prostitute che hanno invaso una delle zone residenziali di Genova, un tempo non remoto fra le più eleganti della città, e ora praticamente -occupata» dal mercato della prostituzione e da spacciatori di stupefacenti. La «Genova di notte» da due giorni è passata al setaccio da agenti e carabinieri: si cerca un movente per il duplice agguato. Un esaltato che ripete le gesta dei film interpretati da Charles Bronson? Oppure un regolamento di conti legato a sgarbi nello smercio della droga? Sono le ipotesi sulle quali stanno lavorando Squadra mobile e carabinieri dopo il ferimento della prostituta, cne sembra escludere completamente un movente in un primo momento preso in considerazione, quello dell'aggressione a scopo di rapina. Ma l'unica traccia in mano agli inquirenti è per ora la testimonianza fornita da una lucciola, «Loredana», che nel primo episodio ha visto in faccia il giustiziere, ed è in grado di descriverlo: età 2528 anni, capelli scuri ricci, giubbotto, viso scoperto. Un identikit troppo generico. praticamente un indizio scritto sulla sabbia, quasi inutile. Questi i fatti. Poco dopo le 23 di martedì il giustiziere entra in azione in via Galimberti, vicino al Poggio della Giovine Italia, uno dei punti più suggestivi della città. Di giorno le mamme portano i bambini, la sera è territorio libero per prostitute e travestiti. Nell'Alfetta sono Francesco Panizzi, nome d'arte «Francesca», parrucca bionda, minigonna nera, pelliccia chiara, calze velate. E' originario di Badalucco, in provincia di Imperia dove era noto come «Robby», ha precedenti penali per diversi reati. Con lui è Beniamino Massa. 36 anni, operaio ponteggiatore, genovese, separato. Panizzi cerca un «incontro» per procurarsi i soldi per andare a La Spezia, chiede 30 mila lire. All'improvviso ecco il killer che spara. Panizzi è ucciso sul colpo, Massa ferito al basso ventre: è ancora in condizioni molto gravi. La scorsa notte il terzo agguato, in prossimità del corso Aurelio Saffi, la strada a mare alla quale si arriva dalla collinetta di Carignano. Laura Baldi, 29 anni, genovese, sposata ad un uomo detenuto nel carcere di Marassi, è appena scesa dall'auto di un cliente. L'assassino è appostato e le spara a bruciapelo: il proiettile traversa il collo, sfiora la carotide, spappola la lingua: fortunatamente non tocca la vena giugulare. Qualche auto passa, ma non sì ferma, forse gli automobilisti non la vedono neppure. La donna viene raccolta dalla cronista di un quotidiano genovese del pomeriggio che rientra da un cinema. Laura Baldi viene accompagnata all'ospedale «Duchessa dì Galliera» e subito operata. Lotta contro la morte, se soprawiverà si teme non possa più parlare. Il quartiere di Carignano ora è stretto da una cintura di agenti, nel timore che il killer — sempre ammesso che si tratti della stessa persona — possa colpire ancora. Paura anche fra prostitute e trave-. stiti, ieri scomparsi dai loro soliti luoghi d'incontro. n quartiere di Carignano, isolato dal centro, si presta bene agli appuntamenti clandestini e ai raid dei venditori di eroìna. Da mesi, gli abitanti ne segnalano il degrado, la condizione di invivibilità. E Genova, improvvisamente, s'è accorta di dover affrontare presto una situazione che potrebbe presto degenerare. E di trovarsi di fronte ad una possibile, drammatica svolta: qualcuno, può avere deciso di «ripulire» da solo il quartiere, con in mano una calibro 7,65. Intanto ieri sera in una telefonata (alla quale gli inquirenti non sembrano dare molto credito) ad un quotidiano cittadino, un anonimo ha detto: 'Sono stato io, l'ho fatto perché quei due mi hanno attaccato l'Aids. Ne ammazzerò altri cinque-. Guido Coppini

Persone citate: Beniamino Massa, Charles Bronson, Francesco Panizzi, Giovine, Laura Baldi, Panizzi