A Lubiana il primo partito d'opposizione

A Lubiana il primo partito d'opposizione I socialdemocratici non si riconoscono nella Lega: tensione in Slovenia A Lubiana il primo partito d'opposizione NOSTRO SERVIZIO ZAGABRIA — «Vogliamo un sistema parlamentare in cui potranno candidarsi i rappresentanti di vari partiti politici». Con questo programma di aperto sostegno al pluripartitismo si è aperta ieri a Lubiana, capitale della Slovenia, l'Assemblea costitutiva della Lega socialdemocratica slovena, la prima «organizzazione politica autonoma» in Jugoslavia. A differenza delle altre associazini politiche nate ultimamente a Lubiana, Belgrado e Zagabria, i socialdemocratici sloveni sono stati i primi a voler uscire dalla Lega socialista, uria specie di fronte popolare che raggruppa tutti i cittadini e tutte le organizzazioni politico-sociali jugoslave di matrice socialista. E' stato proprio questo lo■ ro annunciato distacco dalla ' Lega Socialista èi-'fcàtftare nelle ultime settimane un certo clima di tensione, a rimettere in questione la nascita del partito, perché anticostituzionale. Per la prima volta, infatti, si parlava di un'organizzazione politica autonoma, ovvero di quello che poteva diventare un vero partito d'opposizione. All'inizio di questa settimana si è riunita la Lega socialista slovena. «Ci siamo chiaramente dichiarati aperti a ogni forma di pluralismo — ha detto il suo presidente, Joze Smole — ma altrettanto chiaramente abbiamo detto che si tratta di pluralismo politico al di fuori dei partiti. La Lega soo'aliasta offre spazio sufficiente per tutte le diverse forme d'opinione». Alcuni delegati hanno chiesto che venisse impedita la costituzione del partito, perché contrario alle leggi jugoslave. I socialdemocratici avevano infine scelto una formula di compromesso: accettavano la Lega socialista, ma solo a condizione che cambiasse quei regolamenti interni che danno al partito comunista un ruolo privilegiato, di vero monopolio nella Lega stessa. Era stata definitivamente confermata anche la data dell'assemblea costitutiva del nuovo partito, fissata per ieri pomeriggio. A questo punto, però, è intervenuta la polizia slovena che negli ultimi due giorni ha fatto togliere dai muri di Lubiana tutti i manifesti dei socialdemocratici che annunciavano la riunione di ieri. La polizia, ieri mattina, ha ribadito che i socialdemocratici non possono costituirsi al di fuori della Lega socialista. In questo clima è iniziata nel pomeriggio, di fronte a 1500 persone, l'assemblea costitutiva della Lega socialdemo¬ cratica slovena, il cui fondatore, France Tomsic, è un ingegnere che ha lavorato per molti anni nella Germania Federale. • Vogliamo più democrazia» è stato il concetto base del suo intervento, ripetuto poi da tutti gli altri membri del Comitato orgar'zzativo che hanno preso il microfono. Ma rimane tuttora poco chiaro se il partito agirà all'interno della Lega socialista, unica possibilità che offre l'attuale Costituzione jugoslava, o cercherà il modo, prospettato anche ieri, di uscire dal fronte. Nel corso della riunione si sono sentiti parecchi attacchi al partito comunista e alla possibilità di una sua democratizzazione. In sostanza sono stati ripetuti i punti principali del programma pubblicato alcuni giorni fa. Tra i compiti principali dei socialdemocratici, quello di elaborare le proposte per la nuova Costituzione slovena che dovrà definire con precisione e difendere la sovranità della Repubblica, appellandosi all'Accordo internazionale sui Diritti civili e politici, nonché ai Documenti della conferenza europea per la Sicurezza e la Cooperazione. Nel campo economico, propongono di sostituire l'autogestione con il sistema di codecisiont e di eliminare il concetto di proprietà sociale. Vogliono altresì la legalizzazione assoluta dello sciopero e la costituzione di sindacati indipendenti. Per quel che riguarda la difesa nazionale, propongono la chiusura dei tribunali militari, la riduzione radicale degli effettivi, il rispetto dell'obiezione di coscienza e, a lungo termine, un esercito numericamente piccolo, composto da militari di professione. Ingrìd Badurina

Persone citate: France Tomsic, Joze Smole