Ormoni armistizio Usa-Cee

Ormoni, armistizio Usa-Cee Per l'Italia cade la minaccia di ritorsioni sui pelati in scatola Ormoni, armistizio Usa-Cee L'annuncio dato dal ministro Ruggiero in visita a Washington - L'America comunque è decisa a non rinunciare a misure protezionistiche per difendere i propri prodotti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — La guer ra della carne all'ormone e dei pelati sta per finire: nel giro di qual:he settimana, gli Stati Uniti revocherebbero le sanzioni imposte contro la Cee. e la Cee tornerebbe a importare carne americana -pura». Lo ha dichiarato il ministro del Commercio Renato Ruggiero, al termine di una visita di due giorni a Washington in cui ha incontrato il collega Mosbacher, il negoziatore degli scambi intemazionali Carla Hills e il ministro dell'Agricoltura Yeutter. ■Ho segnalato alla Cee che gli americani sono prossimi a una soluzione creativa della crisi, come la chiamano loro» ha detto Ruggiero. La soluzione della signora Hills: gli Usa certificherebbero che la carne esportata è priva di ormoni. Le trattative incomincerebbero a Washington già questo wee- ! kend. Più che di una pace duratura tuttavia si tratterebbe di un armistizio tra la Cee e gli Usa. Ruggiero ha riferito infatti che la superpotenza non rinuncia a ricorrere al Trade Bill, la legge protezionista dello scorso anno: Carla Hills avrebbe ripetuto il suo monito che la superpotenza aprirà la porta dei mercati ai propri prodotti -o coi negoziati o col piede di porco». In un'intervista al New York Times inoltre, Mosbacher ha dichiarato che i provvedimenti a protezione dell'industria americana dell'acciaio verranno sicuramente estesi alla scadenza il prossimo novembre. -E' una strada molto pericolosa- ha osservato Ruggiero. -Nei commerci la politica delle cannoniere ormai possiamo farla anche noi». D nostro ministro ha però aggiunto di essere -speranzoso» in una futu¬ ra schiarita. Con ogni probabilità, la prossima battaglia scoppierà nel campo delle telecomunicazioni: il governo Bush si accinge infatti a segnalare al Congresso che la Cee discrimina contro i prodotti Usa Al centro delle discussioni di Ruggiero, svoltesi anche alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato a livello di direttori di sezione, c'è stato comunque l'ingiusto trattamento riservato dagli Stati Uniti all'Italia ogni qual volta si sono verificati conflitti commerciali. Il nostro Paese è il più penalizzato a causa del genere di esportazioni che effettua negli Usa: sia Mosbacher sia Hills hanno assicurato il ministro che la questione verrà presa in esame. Con Yeutter, Ruggiero ha dibattuto la ripresa dell'Uruguay round sull'agricoltura interrottosi a Montreal. Un compromesso procedurale potreb¬ be delinearsi entro aprile, in modo da consentire la ripresa dei negoziati, ma la questione dei sussidii rimane praticamente insolubile: gli americani, ha detto il ministro, dovranno fare grosse concessioni. Alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato i colloqui si sono concentrati sui rapporti Est-Ovest. L'Italia ha chiesto che gli Stati Uniti revochino la dura legislazione adottata contro l'Urss dopo l'invasione dell'Afghanistan, ossia permettano l'esportazione di alcune delle tecnologie vietate. La risposta: il segretario di Stato Baker si sta consultando con gli alleati in Europa e deciderà a! suo ritomo. Secondo Ruggiero, Mosca dovrebbe ricevere lo stesso trattamento di Pechino. Più aperta è parsa la posizione americana sugli altri commerci con l'Urss. e. c.

Persone citate: Baker, Bush, Carla Hills, Hills, Renato Ruggiero, Yeutter