Miliardi sporchi ai politici di Marsiglia di Enrico Singer
Miliardi sporchi ai politici di Marsiglia Bustarelle per concessioni di licenze pubbliche: uno scandalo turba la vigilia elettorale Miliardi sporchi ai politici di Marsiglia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — La Francia degli scandali non si ferma a Parigi. Un nuovo affaire che unisce soldi e politica è esploso questa volta a Marsiglia, capitale del Midi e seconda metropoli del Paese. E' una storia di licenze pubbliche ottenute grazie a sovvenzioni occulte passate per fondi neri e arrivate — sembra — nelle casse dei principali partiti e dei loro leaders più in vista. Neogollisti, centristi, socialisti: sono coinvolti tutti quelli che stanno per affrontarsi nel duello più incandescente delle elezioni comunali che si terranno (con il solito rito dei due turni) il 12 e il 19 marzo prossimi. E già piovono le smentite, le precisazioni, le querele ai giornali che pubblicano nomi, foto e rivelazioni sulle somme intascate. E' uno scandalo cori un forte profumo pre-elettorale, insomma. Ma proprio questo comincia a stancare i francesi: più che la colpevolezza dei singoli (che si annuncia diffi¬ cile da dimostrare) è un sospetto generale di «mùni sporche» che avanza. Con un'aggravante. Appena pochi giorni fa, i partiti si sono divisi una bella fetta di miliardi pubblici per finanziare le projsime elezioni in base alla nuova legge sulla trasparenza politica. Una legge voluta da Mitterrand all'indomani di un altro scandalo — quello dei misteriosi fondi neri di cui avrebbe approfittato l'ex ministro socialista della Cooperazione, Christian Nucci — che adesso appare come una specie di beffa. n finanziamento pubblico dei partiti, che in Francia è limitato alle occasioni elettorali, doveva moralizzare la vita politica. Ma, a quanto pare, si è semplicemente aggiunto ai vecchi, sperimentati, canali segreti. Almeno questa è la convinzione di un magistrato di Marsiglia che ha fatto arrestare Paul Bernard, il presidente di una società-ombra che avrebbe distribuito l'equivalente di tre miliardi di lire ad una grossa pattuglia di personaggi influenti della città e della regione Bouches du Rhòne per «facilitare- la concessione di contratti alla società Sormae, filiale marsigliese della Sae, primo gruppo di costruzioni edilizie francesi. La lista dei benificiari delle bustarelle è stata rivelata ieri da Liberation e dal settimanale satirico Le Canard enckainé, grande specialista della caccia agli scandali. Tra i nomi più noti ci sono quelli del sindaco neogollista di Avignone, Jean-Pierre Roux, e del sindaco Udf (centrista) di Aix-en-Provence, Jean-Pierre de PerettL Ma il sospetto di avere intascato (direttamente o attraverso stretti collaboratori) dei soldi sporchi pesa anche sui tre candidati alla poltrona di sindaco di Marsiglia: quello del centro-destra, Jean-Claude Gaudin, e i due socialisti — Michel Pezet e Robert Vigouroux — che hanno ingaggiato una letta senza precedenti nel partito di Mitterrand. Tutti hanno smentito. Ma a Marsiglia lo scandalo domina l'attenzione e a sinistra, soprattutto, si innesta nel clima già rovente del duello fratricida. Da una parte c'è Robert Vigouroux, cardiochirurgo di fama mondiale, attuale sindaco e successore di Gaston Defferre, il -vecchio leonemorto nell'86 dopo 33 anni di regno assoluto e incontestato sulla città. Dall'altra c'è Michel Pezet, l'uomo dell'apparato, il politico che ha scalato tutti 1 gradini del potere locale (è segretario della federazione socialista delle Bouches du Rhòne) e che punta ora alla poltrona di sindaco. In questo scontro, Pezet è riuscito ad ottenere l'appoggio del ps che ha sconfessato Vigouroux, «ridotto» al ruolo di candidato senza partito, ma non per questo senza speranze di rielezione. Anzi, la battaglia è aperta ed anche gli sviluppi ancora imprevedibili dello scandalo appena esploso potrebbero influenzarla. Enrico Singer
Persone citate: Christian Nucci, Claude Gaudin, Gaston Defferre, Jean-pierre Roux, Michel Pezet, Mitterrand, Paul Bernard, Robert Vigouroux
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