Film, gran bottino Rai a Montecarlo di Maria Grazia Bruzzone

Film, gran bottino Rai a Montecarlo Al Festival-Mercato della tv concluso ieri l'acquisto di due grossi «pacchetti» con Metro e Mca Film, gran bottino Rai a Montecarlo Per le tre reti cento pellicole della Mgm, tra cui «Un pesce di nome Wanda» e «Union Street» non ancora uscito negli Usa • Si parla di molte decine di miliardi - Presentato lo sceneggiato su Hemingway di Reteltalia MONTECARLO — Maxibottino Rai al mercato televisivo di Montecarlo. Le tre reti pubbliche hanno definitivamente chiuso ieri due grossi pacchetti, frutto di trattative durate mesi. Il primo contiene 100 film MGM, molti dei quali in prima visione assoluta: fra questi, gli ultimi due James Bond. -Stregata dalla luna-, -Un pesce di nome Wanda-, -Wìllow-, -Baby boom- e -Union Street-, il film di Martin Reed con Jane Fonda e Robert De Niro, ancora inedito anche sugli schermi Usa. Dalla MCA, la Rai ha invece comprato 70 pellicole, capolista -Grido di libertà- e "Fievel- di Spielberg, da poco usciti nei cinema italiani. Il pacchetto MCA comprende anche nuovi episodi di "Miami Vice- e de -La signora in giallo- e il riacquisto dei diritti televisivi di altre pellicole tra cui i classici film di Hiteheock. S: parla di molte decine di miliardi. Ma di denari la Rai preferisce non parlare. -Possiamo dire che stiamo comunque attenti a non fare salire i prezzi- dichiara Andrea Melodia che ha seguito le trattative coordinate per le tre reti. E aggiunge: -I prezzi includono molti passaggi e anche se le cifre sembrano alte, in realtà i film restano il prodotto più economico--. (^mincia dalla fine la storia della Vita leggendaria di Ernest Miller Hemingway che Reteltalia ha presentato l'altro ieri in concorso al Festival di Montecarlo, la rassegna televisiva che si svolge parallela al mercato. Comincia da una notte in cui lo scrittore, ormai sessantenne, accovacciato a terra, brucia delle carte nel camino. Ascolta il silenzio della casa, poi esce nel parco. Il suicidio si indovina ma non si vedrà nemmeno alla fine del film in due parti, firmato da José Maria Sanchez. Ma l'atmosfera malinconica, il senso di morte aleggiano in tutto il racconto tv, a cominciare dalla scena del treno in cui ritroviamo Hemingway mentre va al funerale del padre (Erland Josephson), suicida anch'esso. Malgrado le guerre in cui lo scrittore s'impegnerà nella sua vita (in Italia, in Spagna, in Francia), malgrado le donne (le quattro mogli, Hadley, Pauline. Marthe, Mary che il film ci mostra), malgrado la scrittura e gli incontri letterari (un Ezra Pound-Bruno Ganz, una Gertrude SteinAnnie Girardot, un PicassoJosé Luis Gomez), l'Hemingway di Sanchez è un personaggio inquieto e quasi fragile. E' poco l'uomo che combatte, caccia, pesca, è più lo scrittore che torna in Spagna a -spiare- la morte, e ad Angela Molina, la presenza femminile irreale che ogni tanto interseca la sua vita, dice una volta: -Lei non sa come sia difficile avere dei sentimenti decenti-. -Una cronologia emozionale più che una biografia-, definisce il suo lavoro il registra che cinque anni fa ha diretto La bella Otero e oggi sta per cominciare a girare II burro (titolo provvisorio), sceneggiato con Tonino Guerra. «Di Hemingway si è sempre parlato come di un grande cacciatore, un grande bevitore, un grande amatore. A me interessava l'uomo più che il personaggio pubblico-. Maria Grazia Bruzzone

Luoghi citati: Francia, Italia, Montecarlo, Spagna, Usa