Cisl, le due «anime» ai ferri corti di Gian Carlo Fossi

Cisl, le due «anime» ai ferri corti In vista del congresso si approfondisce la spaccatura tra Marini e i «camitiani» Cisl, le due «anime» ai ferri corti Il segretario propone il vice Colombo, capo dell'opposizione, quale candidato alla presidenza Inps Questi replica: «Sono onorato, ma bisogna salvaguardare il pluralismo interno della confederazione» ROMA — La spaccatura nella Cisl è netta, forse irrecuperabile prima del congresso di luglio. Le due «anime» della confederazione — quella di area democristiana con in testa 11 segretario generale Franco Marini e quella «carnitiana» che fa capo a Mario Colombo, segretario generale aggiunto (sinistra cattolica non democristiana) — sono ormai decise a combattersi senza esclusione di colpi. Lo si è visto ieri, nel corso di una conferenza stampa convocata per presentare le proposte di dibattito congressuale, quando Marini e Colombo sono usciti allo scoperto con dichiarazioni del tutto contrapposte su una questione di nomi, che però ha un palese sottofondo ideologico e un retroterra di dissenso su scelte strategiche e operative. n segretario generale ha confermato l'esigenza di nominare dopo il congresso, nel rispettc dello statuto, un solo segretario generale aggiunto e di designare per la carica Eraldo Crea, che all'ultimo congresso venne nominato «aggiunto» insieme a Colombo in seguito ad un compromesso teso, appunto, a salvaguardare la presenza delle due «anime». Colombo sarà il candidato della Cisl per la presidenza dell'Inps, che Giacinto Militello lascerà a luglio. -Da qui al congresso — ha aggiunto, visibilmente irritato dalla domanda — non tornerò mai più sull'argomento. Questa è la mia scella e con questa mi presenterò all'appuntamento di luglio*. Marini si è affrettato a escludere che la questione sia legata -a un disagio politico interno* e ha definito -linguaggio esoterico* le insistenti voci che parlano di •anime* diverse della Cisl, quelle che in realtà sono sempre affiorate nei momenti difficili dell'organizzazione e che hanno arumato la sua vita di una non inutile dialettica di fronte alle scadenze più impegnative. Però, il tentativo di sdrammatizzare la situazione non ó riuscito. Colombo e intervenuto in maniera pacata, ma in termini altrettanto perentori. Dopo aver dato atto a Marini di aver registrato correttamente che la sua proposta In segreteria è stata condivisa dalla maggioranza, ma non dall'intera segreteria. Colombo ha affermato: -Personalmente mi considero onorato della proposta di designazione alla presidenza dell'Inps e non la vivo né come una emarginazione, né come una persecuzione. Non si tratta, inoltre, di leggere la vicenda come il risultato di una situazione conflittuale cristallizzata in correnti partitiche o di altra natura che si contrappongono-. •Ma — ha proseguito — la Cisl è una organizzazione d -ve convivono esperienze multiformi, tante storie diverse: è una confederazione fortemente pluralista lil che è la ragione del suo successo storico). La verità è che la proposta non corrisponde a questa multiformità della Cisl. Pur appartenendo alla stessa organizzazione e avendo vissuto spesso le stesse esperienze, le persone non sono politicamente equivalenti*. Infine: •Ogni decisione, comunque, è rinviata al congresso*. Né Marini, né Colombo hanno fatte altre dichiarazioni al riguardo ma nessuno ignora il rischio che le loro posizioni contrastanti possano confluire in documenti congressuali diversi, uno di maggioranza e l'altro di minoranza, determinando in tal modo un ulteriore inaspri¬ mento della frattura. Così come avvenne nel 1977, quando si fronteggiarono due liste, la prima capeggiata dallo stesso Marini, la seconda da Luigi Macario (ne facevano parte Camiti, Colombo e Crea). Si preannuncia, in ogni caso, un congresso difficile. Secondo le proposte illustrate ieri dal segretario generale, 1 delegati di oltre tre milioni di iscritti alla Cisl si confronteranno su cinque temi-base: uguaglianza e solidarietà, lavoro, autonomia del sindacato, vincolo ambientale e dimensione europea. Marini ha osservato che riaffermare il criterio dell'uguaglianza e della solidarietà in un periodo di frammentazione come l'attuale è molto dir Cile, ma indispensabile: «Anzi va allargato ad una dimensione europea. In questa ottica, bisogna rivendicare uno "zoccolo duro"di diritti sindacali europei che eviti entro pochi anni un dumping sociale. Sul fronte interno, la sfida va raccolta contribuendo anche a governare l'economia, a ridisegnare lo sviluppo con il rispetto del vincolo ambientale, e combattendo i forti squilibri del deficit pubblico e del Mezzogiorno-. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Crea, Eraldo Crea, Franco Marini, Giacinto Militello, Luigi Macario, Mario Colombo

Luoghi citati: Cile, Roma