Goria: studio da segretario

Goria: studio da segretario «Dopo il congresso radunerò gli amici, voglio essere pronto per il '91» Goria: studio da segretario DAL NOSTRO INVIATO LERICI (La Spezia) — Onorevole Goria, come si presenterà al congresso della de? «Così come sono, da solo, con i miei 3500 voti che mi derivano dal fatto di essere deputato...». Ma come, l'ex presidente del Consiglio non ha una parvenza di corrente da giocare nella bagarre congressuale? 'Ho tanti amici, qualcuno è delegato, molti sono in altre aree del partiio...ci siamo dati appuntamento dopo il congresso». Da mesi lontano dal confronto politico che ha preparato le assise nazionali de, interessato, spio a lanciare i suoi1 convegni -di proposte concrete, perla gente», sotto la sigla Progetto Europa '92, Goria non è entusiasta di come si presenta il partito alla vigilia del congresso. Perché? «Abbiamo perso l'occasione di parlare al Paese che era virtualmente ben disposto a starci ad ascoltare, ab¬ biamo ridotto tutto al solo problema della figura del segretario. Si è persa un'occasione». Onorevole Goria, il suo giudizio sul dibattito precongressuale è dunque così negativo? «Qualcuno ha pensato che fosse sufficiente parlare del nuovo segretario per preparare il congresso, ci siamo dimenticati che politica significa parlare alla gente, risolvere i problemi della gente. Spero che al congresso ci sia lo spazio per riprendere questi argomenti». Scusi, qual è il suo preferito come segretario? De Mita, Forlani, Gava...? «Grazie al cielo la de non ha un solo possibile segretario, altrimenti saremmo conciati male. Ci sono tanti candidati, tutti sono intelligenti e rispettabili...» L'altro giorno, a Napoli, De Mita ha «cresimato» Scotti: significa, che si va verso una segreteria Scotti? «Non so se De Mita ha il potere di cresimare il nuovo segretario, lo vedremo al congresso. Scotti è bravo, cosi come lo sono altri. Ad esempio Martinazzoli che è una persona per bene, capace...Certo è che io non sono molto emozionato da questo modo di selezionare il segretario del partito, non sono cose personali, le designazioni fatte in questo modo non mi convincono, sono insufficienti». Ma il congresso dovrà pur scegliere un segretario, c'è il rischio di uno scontro sui nomi? «Le candidature, ripeto, sono tutte significative, spero che ci sia ancora lo spazio per una soluzione in cui tutto il partito, o almeno una buona parte, si possa riconoscere». Che obiettivi si pone per questo congresso? «Io \ oglio preparare quello del '91, il partito ha bisogno di un cambiamento generazionale, voglio contribuirvi. Desidero una successione e non una sostituzione del gruppo dirigente, non c'è nessuno da mandare a casa, abbiamo bisogno di tutti». Allora da grande lei vuole fare il segretario della de? «Lasciamo stare, io voglio solo contribuire ad affermare un nuovo gruppo dirigente che. naturalmente, deve rappresentare anche un mutamento generazionale. Dico questo perché sono convinto che siamo in una fase di profondo cambiamento della politica». Con che forze pensa di poter realizzare questo progetto? «n 23 febbraio, dopo il congresso, ho dato appuntamento ai miei amici. Spero che ci siano le condizioni per dibattere, lavorare sui grandi temi che interessano il Paese». Rinaldo Gianola

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