La Calabria rurale nei clic di Satriani

La Calabria rurale nei clic di Satriani La Calabria rurale nei clic di Satriani Una spaccato di vita familiare, il mondo popolare e la società rurale calabresi nei primi decenni del nostro secolo emergono dalla mostra Sguardo e Memoria: Alfonso Lombardi Satriani e la fotografia signorile nella Calabria del primo Novecento. Fulcro dell'esposizione (a Roma, presso l'Istituto Nazionale per la Grafica, nella sede della Calcografia, fino al 7 febbraio) sono le fotografie, recentemente ritrovate, del barone Alfonso Lombardi Satriani, immagini di grande interesse storico e suggestione estetica nonché preziosa testimonianza dei tracciati ideologici e dei modi di vita materiale di una classe, l'aristocrazia fondiaria, in Calabria. A complemento di tali Immagini e per una più puntuale definizione dell'ambiente domestico e del contesto socioeconomico in cui si muove l'autore, spicca una serie di documenti relativi alla casa e alla famiglia Lombardi Satriani. Si ha, così, di fronte agli occhi una sorta di album familiare, in cui ciascuna fotografia è immagine dell'habitat in cui si muovono o vivono i componenti deila famiglia stessa. Poche volte il soggetto campeggia in uno spazio vuoto: angoli, pareti, scalinate, vetrate, giardini, passaggi, terrazze, rimesse, stanze, entrano nel campo dell'obiettivo, rimanendo insieme nitide e relativamente indefinite, In modo da poter conservare tutto il loro potere evocativo, ma da fungere anche da metafora di una condizione sociale, da emblema di un mondo. L'immagine è composta in modo da richiamare lo sguardo verso il centro: qui è posto l'elemento più rilevante in essa presente; mentre la luce, modulata, morbida, diffusa, è sempre quella naturale. Nei gruppi predomina la ripresa frontale, nei ritratti, in modo particolare quando il piano si restringe, si afferma più frequentemente una prospettiva obliqua. La famiglia è osservata in rapporto alle sue amicizie, nelle scadenze rituali, nel rapporto con la terra, con servi, fattori, contadini. Ciò che viene figurato è un univeiso atemporale (o in cui il tempo ha presenza e importanza sussidiarie), un mondo di forme, non di eventi. Nella mostra, alle fotografie di Lombardi Satriani, nel tentativo di ricostruire anche la cultura fotografica dell'epoca, i suoi postulati, i suoi percorsi critici e i suoi soggetti, sono inoltre affiancate fotografie di altri autori e cioè Giuseppe De Chiara, Domenico Fino. Francesco Saverio Ncscì, Giuseppe Palmieri e Sebastiano Serrao, tutti gentiluomini attivi nei medesimi anni. O. SCO. Lavori in giardino (archivio Satriani) migliore per acquistarla a condizioni interessi che puoi restituire in due rate.

Luoghi citati: Calabria, Roma