Lo Zorro degli inediti beffa la rivista di Moravia

Lo Zorro degli inediti beffa la rivista di Moravia Il falso racconto di Borges pubblicato su «Nuovi Argomenti» e svelato in tv Lo Zorro degli inediti beffa la rivista di Moravia ROMA — Scompiglio e furore nella redazione romana della prestigiosa rivista letteraria Nuovi Argomenti. Afo- ' ravia, che ne è il direttore, insieme a Leonardo Sciascia e a Enzo Siciliano, tuona indignato. Chiede ai suoi giovani redattori di ieri e di oggi, Edoardo Albinali e Sandro Veronesi, come sia potuta accadere una simile beffa. Negli archivi si cerca la lettera d'accompagnamento che nell'84 offriva alla rivista Il mistero della Croce di Jorge Luis Borges nella traduzione di Franco Lucentini, su licenza dell'editore Franco Maria Ricci, curiosamente datato Nimes 1939. E, se non si trova quella, almeno la ricevuta delle centomila lire, come magro compenso ai diritti d'autore. Solo trovando quei due nominativi sarà possibile fare un po' di chiarezza sulla 'burla» denunciata ieri sera in tivù a Enza Sampò in 'Io confesso», che ha colpito una delle roccheforti del panorama culturale italiano. Come si è appreso dal misterioso signor X, quel racconto di Borges è un falso. L'ha scritto lui, non c'entrano per nulla né lo scrittore argentino, né Lucentini, né Franco Maria Ricci. L'anonimo, gentile signore, amareggiato dai continui rifiuti che la redazione di Nuovi Argomenti gli opponeva da tempo, decise di vendicarsi con un 'falso d'autore». Il nome Borges più quello di Franco Maria Ricci, suo amico ed ultimo editore, più quello di Lucentini, primo e più prestigioso traduttore dell'argentino, avrebbero fatto, come è avvenuto, da passe-partout. La vendetta dello sconosciuto che viene pubblicato, con un racconto mediocre ma firmato Borges, è la vendetta dello Zorro degli Inediti. Il signor X è stato costretto a tacere la burla fino a ieri perché, subito dopo l'uscita del racconto nell'aprile dell'84, aveva trovato un lavoro in cam¬ po editoriale. «Anche umile — suggerisce il direttore di Railre, Angelo Guglielmi — forse come correttore di bozze...». E certo la pubblicità, fosse uscito allo scoperto, l'avrebbe danneggiato. Franco Maria Ricci ha riso sul 'falso Borges». I testi che riceveva da Borges erano sempre firmati da lui. E le traduzioni sempre affidate a Gianni Guaualupi. Non ha mai ricevuto né girato II mistero della Croce a Nuovi Argomenti Da tempo informato sul programma tv, Lucentini nega la «sua traduzione». Si è fatto leggere dalla redazione di Io confesso le prime sei righe del racconto e ha subito detto che non era Borges e «tantomeno un Borges tradotto da Lucentini». Quando poi, via fax, ne ha ricevuto copia, Lucentini ha aggiunto: «E' di una così lampante volgarità e scempiaggine che non capisco, come, anche per un solo momento, qualcuno abbia potuto credere che sia stato scritto da Borges e tradotto da me». A Nuovi Argomenti continuano ad essere perplessi e increduli. Si chiedono come mai, se la 'Croce» era un falso, né Ricci, né Lucentini abbiano mai protestato. Possibile che non abbiano mai visto la rivista e che nessuno ne abbia parlato con loro? Ricordano il nome di un autorevole editor, critico letterario, amico di Borges, che avrebbe inviato il racconto con un bigliettino. Ma il bigliettino non si trova, forse l'han buttato via. O, se c'è, il misterioso 'Zorro degli Inediti» potrebbe aver falsificato anche quello. Come da anni, se davvero è un correttore di bozze, potrebbe continuare a fare con opere di autori stranieri che sta revisionando. Chissà... Ciò che sappiamo, per sua stessa ammissione, è che ha continuato a mandare a Nuovi Argomenti racconti con il suo vero nome. Gli sono ancora stati respinti. Ma chi ci dice che sotto altri nomi famosi non gli siano stati pubblicati? Può. anche tenendo l'anonimato, farcelo sapere? Sarebbe un modo per riflettere, al di là della beffa in sintonia con l'idea borgesiana di letteratura, sullo stato di pressappochismo e confusione in cui, per molti casi, versa il nostro 'lavoro editoriale» e il •mercato culturale». Nico Orengo Jorge Luis Borges

Luoghi citati: Nuovi Argomenti, Roma