In quel «Mondo» c'era l'Italia che voleva cambiare
In quel «Mondo» c'era l'Italia che voleva cambiare Un libro e una mostra a Torino per la rivista di Pannunzio In quel «Mondo» c'era l'Italia che voleva cambiare IL 19 febbraio 1949 usciva il primo numero del Mondo di Pannunzio. Quarant'anni dopo il Centro Pannunzio di Torino ricorda quella data con un libro, Pannunzio e II Mondo (Albert Meynier editore, 112 pagine, L. 12.000), e una mostra: «Sfogliando // Mondo di Pannunzio», alla Biblioteca Nazionale fino al 21 febbraio. E" un'occasione preziosa e discreta, nel gran rumore che si macina oggi sui mass media, per ritornare sull'esperienza di quel «Settimanale di Politica e Letteratura» che è rimasto un caso unico nel panorama della stampa italiana, molto lodato ma poco emulato. Il libro raccoglie brevi testi di amici di Pannunzio e di ex collaboratori di quella famosa testata (Nello Ajello, Adolfo Gatti, Carlo Laurenzi, Antonio Maccanico, Indro Montanelli, Giovanni Russo, Mario Soldati, Giovanni Spadolini). Valerio Castronovo traccia un profilo storico del ruolo avuto dal giornale, Norberto Bobbio, che sul Mondo non scrisse, pubblica due lettere inedite di un Pannunzio amareggiato. Note dei curatori ricordano i padri ideali, i disinteressati editori e i compagni di pensiero: Croce, Salvemini, Luigi Einaudi, Ernesto Rossi, Nicolò Carandini, Arrigo Olivetti, Carlo Antoni, Leone Cattarli, Francesco Compagna, Vittorio De Caprariis, Franco Libonati, Rosario Romeo, Bruno Villabruna. Nomi che oggi al grande pubblico sono per lo più sconosciuti. La mostra, colta, aristo¬ cratica, appartata, come erano sia Mario Pannunzio che la sua creatura, presenta trenta pagine del • giornale, con gli editoriali di Croce in favore del liberalesimo e contro il liberismo, con quelli di Spadolini sul -papato socialistache esautorava lo Stato laico, con il romanzo 11 bell'Antonio di Brancati pubbUcato a puntate, con le celebrate rubriche (come // Taccuino, L'Invitato, Scandalusia, eccetera). Altre due sezioni espongono le vignette beffarde di Amerigo Bartoli e di Mino Maccari, scettico specchio del malcostume quotidia¬ no, e trenta fotografie di Berengo Gardin, nitido campione di quelle immagini che il giornale pubblicava con grande spazio, ritratti al volo di un'Italia che cambiava (o non cambiava per niente). L'ultimo numero del Mondo usci l'8 marzo 1966. •Esso non è diverso dal primo uscito diciotto anni or sono-, scriveva Pannunzio nel commiato dai lettori. Era vero e forse questa radicale immutabilità, che era la rappresentazione della fedeltà strenua a un universo di valori morali, spiega una certa inattualità del Mondo e anche l'atmosfera un po' retorica che oggi lo circonda. La stagione felice fu breve. Il retroterra politico dell'avventura si sgretolò presto, anche nella consapevolezza di Pannunzio, che nel 1964 confessava a Bobbio: -il mio giornale diventa sempre più povero di uomini e di idee-. Alberto Papuzzi Mario l'annunzio
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Partigiani
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- A luce rossa, ma con il copyright
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Cuneo all' ultima fatica
- Società yoga negli Usa per nascondere terroristi
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Capuana come favolista
- Internet, istruzioni per l'uso
- Grazie Juve, grazie Brady
- Tre domande a Capanna
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Internet, istruzioni per l'uso
- Una terribile prigione nel cuore del deserto
- L'INTERROGATIVO NUCLEARE
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy