La Valenzana non riesce a sfondare il muro di Roberto Eynard

La Valenzana non riesce a sfondare il muro La Valenzana non riesce a sfondare il muro DAL NOSTRO INVIATO VALENZA — L'attesa riscossa della Valenzana dopo la sconfitta di Biella non c'è stata: contro la capolista Pro Lissone dalla difesa ermetica (in 22 partite i lombardi hanno subito appena 7 gol di cui tre nella sola trasferta di Sorbiate) gli orafi non sono andati al di là dello 0-0 di partenza. Forse l'undici di Fait avrebbe meritato qualcosa in più degli ospiti non fosse altro per aver giocato 70' con un uomo in meno (Marocchino è stato espulso al 20' per proteste troppo vivaci dopo aver subito un rude sandwich di Pirrotta e Corrarati neppure punito con il fallo) e per il quarto d'ora d'inizio ripresa tutto cuore e grinta. Ma la generosità non sempre paga e al tirar delle somme troppo poche sono state le azioni dei rossoblu per legittimare il successo pieno contro una capolista venuta a Valenza con il chiaro proposito di condurre in porto lo 0-0 iniziale al punto da non modificare la tattica iniziale neppure in superiorità numerica. Anche se nel computo generale dell'incontro la formazione di Fait può lamentarsi a ragione per la sconcertante condotta della terna arbitrale (il direttore di gara ha sovente fischiato a senso unico a favore degli ospiti mentre il guardalinee sotto la tribuna nel secondo tempo ha sistematicamente segnalato dei fuorigiochi inesistenti degli attaccanti orafi ) la partita con la Pro Lissone ha ribadito che in questo momento la squadra rossoblu sta attraversando un periodo di appannamento fisico e psicologico. La gran rincorsa compiuta nelle scorse settimane si sta facendo sentire specie nelle gamje di alcuni uomini-cardine. In primo luogo dello stesso Marocchino che nei venti minuti in cui è rimasto in campo ha offerto uno scarso contributo ai temi della squadra, poi di Vittone, all'altezza delle precedenti prestazioni dell'andata solo nella ripresa, ed ancora di Lupone, tanto generoso quanto confusionario, e del duo Porcelli-Binelli. Se a tutto questo si aggiunge l'assenza di Barbieri, i conti inevitabilmente tornano con una Valenzana ineccepibile sotto il profilo della volontà ma dal gioco troppo macchinoso. Così, nonostante la partenza-sprint, solo al 18' si è registrata la prima azione con il libero Blangero costretto a chiudere precipitosamente e a salvare in angolo su Tascheri. Ma quella che sembrava una miccia si è subito spenta anche perché due minuti più tardi Marocchino si è visto estrarre dall'arbitro il cartellino rosso che lo obbligava a rientrare anticipatamente negli spogliatoi. Un brutto colpo per le speranze orafe che comunque al 25' si sono rivitalizzate per un attimo quando su un lancio lungo di Porcelli, Tascheri in area si è trovato tra i piedi la prima palla-gol della partita. Ma la mira dell'ala non è stata delle migliori e la sfera è terminata a lato. E proprio nel quarto d'ora d'avvio del secondo tempo i padroni di casa hanno avuto una impennata d'orgoglio. Prima al 48' l'arbitro ha lasciato correre un sospetto fallo su Vittone appena dentro l'area di rigore, poi, un minuto più tardi, ancora il terzino con una gran botta da ottima posizione ha calciato di poco alto sulla traversa ed ancora al 58' Negri da due passi di testa ha deviato un traversone di Porcelli obbligando Radaelli alla respinta a pugni chiusi. Infine al 60' Porcelli in piena area ha sbucciato la palla mandandola lontana dalla porta ospite. Passata senza danni la sfuriata la Pro Lissone ha ripreso in mano le redini della partita impedendo ai padroni di casa in pratica di avvicinarsi all'area di Radaelli. Cosi le uniche emozioni sono venute al 71' quando mister Fait è stato espulso per essere entrato in campo a sedare un inizio di litigio e all'83' quando Carrarato da buona posizione ha spedito a lato l'unica occasione confezionata dagli ospiti. Roberto Eynard

Luoghi citati: Biella, Lissone, Valenza